“Da qui al futuro” a cura di Elvira Delmonaco Roll e Mario Luise

Cancello ed Arnone (Matilde Maisto) – Gentilissimo il prof. Alfonso Caprio nel donarmi il libro “Da qui al futuro” a cura di Elvira Delmonaco Roll e Mario Luise – Spring Edizioni, in occasione del mio compleanno con la preziosa dedica “a Matilde Maisto per felice e sereno compleanno da Alfonso Caprio”.
“Da qui al futuro” Castel Volturno Voci dal Territorio è un romanzo scritto a più mani con gli interventi di Alfonso Caprio – Alessandro Ciambrone – Aurora Delmonaco – Elvira Delmonaco Roll – Simone De Conceicao – Francesco di Napoli – Matar Coura Gueye – Mario Luise – Ennio Italico Noviello – Vincenzo Russo Traetto – Alessio Usai.
E’ un modo veramente originale per scrivere un romanzo. Nell’introduzione leggiamo che “Da qui al futuro”… è una raccolta di scritti nata da una idea di Elvira Delmonaco, condivisa all’istante da Mario Luise.
Entrambi i curatori di questa raccolta sono da anni impegnati a pubblicare libri e saggi, ma nell’attuale contesto storico, a loro è apparso necessario, ora più che mai, produrre un impegno particolare per contrapporre la cultura al degrado, come imprescindibile strumento di rinascita.
Un artista e undici scrittori, dunque, con sensibilità e formazione diverse e di varia provenienza – ma tutti residenti nel territorio castellano – hanno dato vita ad una antologia di scritti che partono dalla Mitologia per approdare, in un prossimo futuro, ad una Città fantastica: Castelvolturno. In questo lungo arco di tempo, si collocano storie, ricordi, e analisi della realtà locale e del Sud in generale, dando luogo ad una narrazione che testimonia il passato, il presente e le prospettive della futura e auspicabile “Città Domiziana”. I curatori, Elvira Delmonaco Roll e Mario Luise, partiti con l’obiettivo di indicare la cultura come ineluttabile strumento di riscatto dal degrado dell’intero litorale, hanno articolato gli interventi in modo organico, tale da rendere l’antologia un “unicum” rappresentativo della variegata e interessante realtà castellana, caratterizzata dall’inedito e interessante incontro di varie etnie, culture ed esperienze nazionali ed estere.
Molto accattivante ho trovato le pagine scritte da Alfonso Caprio e dedicate a “Donna Erminda”, sua nonna materna. “Mia nonna – egli dice – si chiamava Erminda Campanella, me la ricordo ormai anziana con i capelli ancora neri raccolti a crocchia sulla nuca, il viso colorito, le labbra umide, gli occhi neri, vispi e attenti a tutto, era minuta nella persona, un po’ appesantita dall’età avanzata ma ancora con lo sguardo vigile e l’attitudine al comando. Le mani sottili e leggere le incrociava sul petto, come ancora è ritratta in alcune foto. Portava delle lunghe gonne, che le arrivavano quasi alle caviglie…”
Le pagine del prof. Caprio hanno scatenato un groviglio di sentimenti nel mio cuore, mi hanno fatto ricordare mia madre, che nonostante fosse sicuramente più giovane, presentava le medesime caratteristiche. E’ stato un momento esaltante per me, così realistico, vero, un flashback già vissuto che mi ha procurato una grande gioia.
E’ stato un dono veramente molto gradito per il quale ringrazio nuovamente il grandissimo amico Alfonso Caprio.
Matilde Maisto

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