La RAI TV alla Badia dei Padri Passionisti di Ceccano per il “beato” Grimoaldo Santamaria
Domani, domenica 19 luglio, la trasmissione televisiva “A Sua Immagine” che va in onda sul 1° canale RAI TV, alle ore 11.50 circa, dopo la santa Messa e prima dell’Angelus, attiverà un collegamento con la Badia Passionista di Ceccano (FR) e socializzerà la figura del “beato” Grimoaldo Santamaria, le cui reliquie sono custodite e venerate nella chiesa della Badia, con un’introduzione di padre Francesco Guerra e le testimonianze di Nicola Romano, Antonio Romano e Colomba Crocca.
Grimoaldo (al secolo Fernando) Santamaria nacque a Pontecorvo (FR) il 4 maggio 1883 e il giorno successivo fu portato alla fonte battesimale. Nel 1890 iniziò la frequenza della scuola elementare e nel 1891 ricevette la prima comunione. Nel 1892, all’età di nove anni, diventò “congregato” dell’Immacolata. Nel 1896, tredicenne, iniziò a frequentare assiduamente i passionisti del locale convento del Colle delle Grazie e l’anno successivo, 1897, incominciarono i contrasti con il padre che era contrario ad un suo ingresso nella congregazione passionista. Nel 1898 il genitore prese atto della forte volontà del figlio che manifestava in ogni circostanza e diede il suo consenso e questi iniziò a prepararsi recuperando nello studio e il 16 febbraio 1899 entrò al noviziato passionista di Paliano (FR) e il 5 marzo, diciassettenne, vestì l’abito passionista. Il giorno successivo, 6 marzo, era già membro operativo della comunità passionista della Badia di Ceccano. Il 31 ottobre 1902, iniziò ad avvertire i primi sintomi della malattia, meningite acuta, e all’imbrunire del 18 novembre, a soli 19 anni, nacque in Cielo.
Dagli anni ’30 si infittirono sempre più le voci della sua santità, arrivarono persino dagli Stati Uniti, Rochester, ma la Chiesa per annoverarlo tra i santi aveva bisogno di un evento fuori dall’ordinario ed il 5 maggio 1982, a Cesa (CE), accadde un episodio che subito si connotò come un autentico miracolo e di tanto ne beneficiò un bambino di appena 4 anni, Nicola Romano. Questi, per cause accidentali, cadde dal trattore dello zio nel cortile di famiglia e la ruota posteriore destra del mezzo agricolo gli passò letteralmente sul torace e sulla testa e sul suo capo si evidenziarono subito i segni della ruota. Il papà del bambino, Antonio, accorse prontamente e da ex alunno passionista invocò l’intervento del compianto P. Grimoaldo e continuò a farlo durante il tragitto, a forte velocità, da Cesa all’ospedale civile di Aversa. I sanitari effettuarono con l’urgenza del caso i dovuti e necessari accertamenti radiologici e diagnostici e non riscontrarono alcunché di anomalo. La famiglia non soddisfatta completamente lo portò all’ospedale pediatrico “Santobono” di Napoli e anche in questo nosocomio gli accertamenti, tempestivi e accurati, confermarono la totale integrità del bambino.
Il papà più volte, non riuscendo mai a nascondere completamente la commozione, ha dichiarato “Con la famiglia mi reco più volte al ritiro dei Passionisti in Ceccano per pregare sulla tomba del servo di Dio. Ma solo qualche anno dopo, su sollecitudine del postulatore provinciale ho messo penna su carta per raccontare quanto è accaduto”. Esaminato il miracolo, il consiglio dei medici della Congregazione, espresse questo giudizio sul miracolo avvenuto: “Essere realmente avvenuto il miracolo operato da Dio per intercessione del venerabile Servo di Dio Grimoaldo della Purificazione, chierico professo della Congregazione della Passione e cioè della miracolosa liberazione del bambino Nicola Romano, caduto sotto il trattore automatico che gli passò addosso”.
In data 2 luglio 1994 Papa Giovanni Paolo II approvò il miracolo attribuito al giovane passionista Grimoaldo Santamaria e il 29 gennaio 1995 lo proclamò “beato”.
In autunno la RAI TV, sempre all’interno della trasmissione “A Sua Immagine”, presenterà il servizio completo ed organico sul “beato” Grimoaldo e sulla storica “BADIA” di Ceccano.