Esposito e Celiento: il bilancio di previsione 2010 è tutto da bocciare

”Il bilancio di previsione 2010 dell'amministrazione targata centrodestra è tutta da bocciare”. Con queste lapidarie parole, Lucia Esposito e Giuseppe Celiento, consiglieri comunali del Partito Democratico, bocciano senza appello la finanziaria dell'Amministrazione comunale. “Il bilancio di previsione” – ha aggiunto l'ex assessore provinciale Esposito – “rappresenta la bocciatura di questa amministrazione di destra. Fra l'altro, questo sarà anche l'ultimo perché l'anno prossimo, a maggio, si tornerà a votare ed anche se, come è successo quest'anno, Pascariello riuscirà a fare in tempo, sicuramente non saranno più loro a gestirlo, perché, nel frattempo, i cittadini di San Nicola li avranno mandati a casa. Sotto l'aspetto puramente finanziario” – sottolinea Lucia Esposito – “è stato un completo fallimento, basti pensare all'Unione dei Comuni “Calatia” dalla quale l'ente, dopo molte nostre richiesta, è uscita fuori, ma i danni ricadranno sulla popolazione sannicolese e dureranno molti anni ancora. Per quanto riguarda il sociale” – ha aggiunto – “rimaniamo una zona periferica di Caserta perché il comune non ha fatto nulla per la città. Soprattutto se lo valutiamo alla luce di nove anni di governo cittadino, questa non è la San Nicola che la gente si aspettava, anzi la città è rimasta ingolfata da un Piano regolatore che ha fatto nascere palazzoni come funghi”. Non è certamente tenero con l'esecutivo Pascariello neppure il capogruppo Giuseppe Celiento. “Il corrispettivo per il servizio TIA per l’anno 2009” – ha affermato Celiento – “come si evince dalla delibera 15\2009, era di 2.050.000 euro per una copertura del servizio dell’86’3%. Oggi il costo della TIA, sempre come da delibera di giunta, nell’anno 2010 è di 2.514.000, per una copertura del 100%; mi chiedo il perché di questo aumento se i costi del servizio sono rimasti immodificati, anzi dovrebbero essere ridotti visto che non c’è più emergenza e non ci sono costi aggiuntivi. Nell’anno 2009, poi, i cittadini hanno versato al comune l’IVA per la TIA, cosa che non è stata fatta nell’anno 2010 (IVA data alla ditta, anticipata dal comune e corrisposta dallo stato). Facciamo dunque un poco di calcolo, Il 10% di esclusione di IVA dalla somma dovuta nell’anno 2009 è 205.000 euro; se a questa cifra aggiungiamo forfetariamente circa 200.000 euro di costo  (che non dobbiamo più sostenere ) per l’unione dei comuni si raggiunge una cifra di 405.000 euro. Questa cifra sottratta al costo di copertura dell’anno scorso dovrebbe far  ipotizzare un corrispettivo per il servizio di 1.645.000 euro; circa novecentomila  euro in meno da quanto voi preventivato. Volete delucidare l’assemblea in merito alla cifra da voi preventivata?”. Ma sono molti altri i punti interrogativi che Celiento ha posto all'amministrazione e che riguardano gli stessi cittadini sannicolesi.

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