Inizia alla caserma Salomone l’Esercito multietnico

L’integrazione multietnica vede nell’Esercito Italiano un’Istituzione consapevole e pronta ad educare/formare alla convivenza democratica. Una Forza Armata efficiente e moderna capace di operare in Patria ed in ogni area del globo terrestre, con tutto il suo personale indipendentemente da diversità di etnia, cultura, religione. Ed è proprio a Capua, presso la Caserma “O.Salomone”, sede del R.U.A. dove vengono addestrati i Volontari a Ferma Prefissata di un anno, che inizia questa integrazione. Al 17° RAV “Acqui”, ad esempio, prestano servizio alcuni cittadini italiani di nuova generazione, giovani di origine straniera da parte di uno o di entrambi i genitori naturali. Gianpaolo MORETTA è di origine brasiliana ed è stato adottato da genitori italiani. Ha frequentato il Liceo Scientifico ed è attualmente iscritto presso la Facoltà di Informatica dell’Università “Parthenope” di Napoli. Vladimir HEINRICH residente in Salerno è di origine russa, ha un cognome di origine tedesca in quanto il padre del padre adottivo era di origine tedesca. HEINRICH ha frequentato il liceo scientifico ed è iscritto all’Università degli Studi di Salerno alla Facoltà di Scienze Politiche. Ha scelto di fare il Volontario nell’Esercito perché, vuole crearsi una professione per dare sicurezza economica alla sua futura famiglia e perché nel mestiere di soldato ha trovato piena rispondenza alle proprie aspettative e a ciò che egli “ama”: ordine, disciplina, uguaglianza tra parigrado ed ancora, come egli stesso aggiunge, “… nell’Esercito chi si impegna va avanti… è come una sorta di selezione tra i migliori…”. Francesco Angelo ZIPPI è originario di San Paolo del BRASILE ed è stato adottato da genitori italiani, vive a Roma. Diplomato con Maturità Scientifica, è iscritto all’Università di Tor Vergata alla Facoltà di Scienze dei Materiali. La sua scelta è stata maturata fin da piccolo quando, pieno di entusiasmo e spirito emulativo, assisteva alle parate del 2 giugno nella Capitale. Inoltre, nell’Esercito ha trovato quei valori spesso dimenticati quali: disciplina, unità e Patria. Egli ha affermato che “fare il soldato è come far parte di un qualcosa più grande di se stessi”,  con chiarissimo riferimento al concetto di sentirsi maggiormente italiano. Inoltre, nell’Esercito si acquisisce una formazione caratteriale “diversa” da quella che si può conseguire nella vita quotidiana; anche la stessa “convivenza forzata” tra commilitoni incrementa lo spirito di solidarietà. Ma non ha intenzione di fermarsi al grado di Volontario: egli “vede il suo futuro da Ufficiale”.

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