Gli operai scioperano per la raccolta differenziata

E’ da martedì scorso, una settimana dunque, che gli operai del consorzio di Bacino di Caserta bloccano a turno le strade cittadine. Iniziando dal Cdr di Capua, hanno poi manifestato nei vari punti strategici del capoluogo. Questa mattina, con i loro mezzi hanno bloccato un tratto di via Nazionale Appia, collocandosi nei pressi del semaforo, impedendo l’accesso all’autostrada di Caserta nord. Gli operai incontrano la solidarietà dei cittadini, con le loro argomentazioni e il modo pacifico di protestare. Ricordiamo che da circa tre mesi gli operai non percepiscono il salario, che attendono di distaccarsi dal Consorzio di Napoli per costituire il consorzio Gisec operante uno sul territorio casertano, ma che questo pur essendoci le basi, non decolla. Venerdì scorso alle 15, proprio a Napoli vi era stata una riunione con i vertici Regionali. L’incontro però non ha portato alcun risultato. Nel pomeriggio odierno alle 17, ancora un tavolo è stato organizzato a Napoli, con lo scopo di risolvere la questione dei rifiuti nella provincia di Caserta, un’altra fumata nera, che si è conclusa in un nulla di fatto. Intanto, a seguito dello sciopero, i lavoratori non raccolgono i rifiuti e Caserta e dintorni, si avvia in breve tempo verso un’altra emergenza rifiuti. Gli uomini non hanno più fiducia nel consorzio napoletano, poiché è lì che il denaro versato dai Comuni più virtuosi, si blocca.
Per gli operai, quello che sta accadendo è solo una ennesima manovra politica, lo scopo sarebbe quello di liberarsi di loro senza versare le mensilità che gli spettano per il lavoro profuso, cedendo il servizio di raccolta ad aziende private, versando nelle casse di questi ultimi il denaro che spetta loro di diritto.
“Gli operai sono confusi, non sanno che fare – spiega il rappresentante del consorzio – la Gisec tra l’altro assume gli operai non i debiti.  Alcuni comuni del casertano sono morosi da tempo con il consorzio, ma ce ne sono altri che sono puntuali  nei pagamenti. Il punto è che i comuni non pagano direttamente al consorzio di Caserta, ma al consorzio Unico di Napoli che a sua volta dovrebbe pagare gli operai, ma da tre mesi circa non riceviamo la paga, abbiamo famiglia, bollette, mutui”.
 “Da tre anni abbiamo iniziato la raccolta differenziata porta a porta con il ciclo integrale – racconta il rappresentante del sindacato Fiadel – con il certificato riconosciuto della Regione Campania e Lega ambiente. Siamo arrivati a circa il 70% della raccolta, con un riconoscimento della Regione di un bonus di 60.00 euro, e ora ci troviamo punto e da capo, poiché è saltato tutto il sistema”.
“Abbiamo fiducia nella prefettura, siamo sicuri che il prefetto Giliberto ci sostiene, ci ha ricevuto due, tre volte e non permetterebbe che si facciano favoritismi. Stiamo occupando le strade – continua il rappresentante del consorzio casertano –  i negozi non vendono perché la gente non passa e non compra ma non cambia nulla. Noi però, non desistiamo, saremo qui anche domani e fino a quando si troverà una soluzione definitiva al problema ”.
 

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