La Jacta viola la legge
Pur con sentenza favorevole del giudice Vito Riccardo Cervelli del Tribunale di S. Maria C. V., continua l’odissea del lavoratore Izzo Domenico da Maddaloni, ex dipendente della Società Jacta con sede a Bari, ma con lavoro nei Comuni di Maddaloni e San Nicola La Strada, ove ha in appalto la Raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani. Il lavoratore fu licenziato ingiustamente dalla società Jacta nel Gennaio 2009. Il Magistrato ha emesso la sentenza il 29/09/2009. Da allora a nulla sono valse le sollecitazioni dello stesso lavoratore Izzo per riprendere il lavoro, senza che la ditta avesse dato esecuzione alla ordinanza della Magistratura. Un dirigente locale della società avrebbe addirittura detto al lavoratore, recatosi per riprendere servizio, che da loro le ordinanze si cestinavano. Il lavoratore si è rivolto anche al Comune di Maddaloni e San Nicola La Strada chiedendo la reintegra nel posto di lavoro, senza che vi fossero loro interventi, pur avendo egli, in effetti, lavorato nel territorio e per conto dei suddetti Comuni. Izzo si è anche successivamente rivolto agli Organi di Polizia per un intervento a suo favore per far rispettare la ordinanza del Magistrato, ma nulla di positivo è avvenuto sinora. La Segreteria della Confederazione Cisas, che assiste il lavoratore, si vedrà ora costretta ad agire nei riguardi delle Amministrazioni Comunali di Maddaloni e di San Nicola La strada, affinché intervengano nei riguardi della Jacta, loro ditta fiduciaria, che sta operando nel loro territorio, affinchè la vertenza sia finalmente risolta ed il lavoratore possa riprendere il suo agognato lavoro. In caso contrario, la Cisas chiamerà a rispondere gli stessi Comuni interessati alla cosa, per tutelare un lavoratore ingiustamente licenziato e reintegrato dalla Magistratura, il quale ha prestato la sua opera lavorativa, anche se indirettamente, per conto del Comune, visto che la Jacta, tenuta a rispettare legge ed accordi, continua a penalizzare un lavoratore e la sua famiglia costringendoli alla fame.