I colori del teatro

Dopo aver raccolto grandi successi di pubblico e di critica in occasione delle varie mostre che l’hanno visto protagonista negli ultimi anni, sin a partire dal primo allestimento organizzato a Roma nel 2007, Renzo Francabandera porta le sue originali impressioni sul mondo del teatro anche a Napoli, per un evento davvero interessante: la mostra “Del colore del teatro” – inaugurata nei giorni scorsi presso la Sala Carlo V del Maschio Angioino di Napoli – rappresenta una buona occasione per conoscere il linguaggio di un pittore che guarda alla scena e alla platea del teatro come una fonte inesauribile da cui attingere per la costruzione dei personaggi surreali, forse anche un po’ onirici, che animano la sua pittura. Sensazioni reali ed immaginazione si fondono nei colori sgargianti delle piccole tele di Francabandera: è così che il Moni Ovadia che ha dipinto nel 2008 parla al suo osservatore proprio come il vero artista riesce a fare dal palco dei suoi spettacoli. Ma anche il disinvolto modo di vivere una pausa in teatro da parte di uno ignaro spettatore rappresenta un valido spunto per descrivere la vita di teatro, nei suoi tratti essenziali.
Il pittore indaga con profondità  gli attori e gli spettatori cercando di far emergere la forza narrativa che ogni oggetto o soggetto assume in teatro; cristallizza l’azione scenica in pochi ed essenziali tratti senza mai banalizzare l’oggetto della sua indagine. Fornisce così una visione del teatro in cui visibile ed invisibile sono più vicini di quanto la realtà normalmente ci permetta di comprendere. Le percezioni cromatiche sono il segno più evidente di quella incoscienza che in molti hanno rintracciato nei suoi lavori e che rappresenta il frutto di un lavoro rapido e veloce, sempre curato nei dettagli e mai approssimativo.
La mostra – che sarà possibile vedere fino al 24 aprile – ha ricevuto il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli.

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