Tinpaper Duo: “La voglia di volare con la danza aerea supera qualsiasi paura”
“La danza è una gabbia dove si impara a volare”. Questa è una delle tante sensazioni che avvertono Grazia Russo e Francesco Gasparro attraverso le loro performances di danza aerea uniche ed emozionanti, che realizzano sia per spettacoli che per eventi privati. Si sono avvicinati a questa disciplina tenendo conto delle loro differenze fisiche e caratteriali, dal momento che oltre ad essere una coppia sul lavoro, lo sono anche nella vita. L’unione di questi due ragazzi diversi, ma al tempo stesso complementari, ha portato alla nascita di un duo inseparabile: i Tinpaper Duo.
– Grazia come nasce il progetto Tinpaper Duo?
Personalmente pratico danza aerea da quattro anni mentre Francesco faceva pallavolo quindi non c’era l’intenzione di praticare questa disciplina. Successivamente Francesco ha provato e gli è piaciuta subito ed è per questo che da due anni ci esibiamo insieme per eventi e spettacoli. Da qui nasce l’idea di creare questo duo. Inoltre siamo fidanzati e coltiviamo questa passione insieme.
– Francesco come vi è venuta in mente l’idea di questo nome?
Tinpaper è l’unione di due parole: Tin significa stagno e Paper carta. Questa idea nasce dall’opera del soldatino di stagno e della ballerina di Andersen che sono due personaggi creati con due materiali differenti e che alla fine della storia si fondono in un’unica cosa. Proprio per questo ci siamo rispecchiati in questi due personaggi dato che siamo fatti in maniera diversa: io sono forte fisicamente mentre Grazia è una ballerina da tanti anni quindi è molto più delicata. Infine abbiamo cercato di unire queste nostre diversità per creare un unico progetto da coltivare insieme.
– Grazia quali sono gli aspetti positivi che hai riscontrato lavorando in coppia?
Tra i tanti lati positivi che abbiamo riscontrato nel collaborare insieme vi è sicuramente il fatto di aver rafforzato ulteriormente il nostro rapporto di coppia, aumentando la fiducia reciproca dal momento che nella danza aerea questo è uno dei requisiti fondamentali dato che ti devi fidare della persona che ti tiene. Si è creato un feeling di complicità arrivando a pensare, addirittura, le stesse cose.
– Francesco invece quali difficoltà hai riscontrato?
Per le difficoltà sicuramente i malumori di coppia si riflettono sul nostro allenamento. Nonostante le difficoltà, che possono a volte sorgere, riusciamo a conciliare il tutto esibendoci nel miglior modo possibile.
– Grazia a proposito delle vostre performances, dal momento che avete un profilo ufficiale Instagram dedicato alla vostra passione, chi sceglie le tematiche dei vostri video e soprattutto venite guidati o aiutati da altri?
Facciamo tutto da soli senza l’aiuto di nessuno. E’ stato durante la quarantena che ci siamo divertiti tantissimo a creare questi video basati sulle scene note di film. Ci siamo cimentati in diverse esibizioni dopo aver acquistato il lollipop (strumento fondamentale per chi pratica danza aerea). Abbiamo iniziato dal film “La La Land”. Francesco si occupa del montaggio, io dei costumi e insieme realizziamo le performances. Siamo dei veri autodidatti con delle esibizioni fatte completamente a casa.
– Grazia come avete affrontato tutto questo durante la reclusione da Covid e cosa vi ha aiutato a mantenere viva questa passione?
Sicuramente ci ha aiutato l’acquisto del lollipop perché senza questo non avremmo potuto fare nulla dal momento che non potevamo appendere il tessuto da nessuna parte, essendo il nostro attrezzo principale di partenza di questa forma artistica che noi pratichiamo con la nostra compagnia di danza aerea: le Sùrrealiste. Essendosi fermato tutto, con le perfomances e non potendoci allenare, ci siamo divertiti sul mio terrazzo di casa a realizzare queste esibizioni.
– Francesco come è stato riprendere le vostre attività?
Abbiamo iniziato da poco a riprenderle: a luglio. Credo che verranno adottate le stesse modalità, però con una maggiore sicurezza, conformi alle normative che ci sono state impartite. Inizialmente non è stato facile a causa delle difficoltà e la paura di questa pandemia che hanno rivoluzionato le vite di tutti noi. Per fortuna la nostra compagnia di danza aerea è stata molto attenta e cauta per salvaguardare la nostra salute.
– Francesco avete un modello di coppia a cui vi ispirate?
In realtà apprezziamo molto un duo che si esibisce a Los Angeles, tanto che siamo andati a fare un allenamento presso la loro struttura. Sto parlando dei Womack and Bowman. Loro sono bravissimi dato che sono partner nella danza aerea, ma non nella vita reale; nonostante ciò creano delle esibizioni che noi apprezziamo molto.
– Grazia perché coppie e giovani dovrebbero avvicinarsi alla danza aerea?
In primis per avere maggiore consapevolezza del proprio corpo. Dal punto di vista artistico può servire a superare le proprie insicurezze e le proprie paure. Non si deve assolutamente pensare che non si è portati per questa disciplina perché davvero può essere intrapresa da chiunque, senza bisogno di una preparazione fisica da professionisti, basta semplicemente lavorare sulla tecnica.
– Infine, vi esibite per voi stessi o per gli altri?
Noi proviamo ad esibirci anche per gli altri per trasmettere un’emozione. Se ci riusciamo ci fa piacere dal momento che solo quest’anno la danza aerea è stata riconosciuta come uno sport a tutti gli effetti. L’obiettivo sicuramente è quello di trasmettere qualcosa e se ci riusciamo vuol dire che abbiamo centrato l’obiettivo e questo può farci solo piacere.