53 anni e non sentirli: on line il nuovo film di Lupin III

L’arte è un concetto umano molto variegato e indefinito, spesso epicentro di passionali scontri ideologici e di valutazioni che cambiano lentamente nel tempo. Nel corso dei millenni esso ha subìto una mutazione talmente profonda, seguendo l’evoluzione umana, da permetterne il passaggio ad una forma addirittura eterea, immateriale, virtuale. Sostanzialmente, dalle prime grandiose forme di un’arte fatta principalmente di “pietre”, quella delle architetture millenarie, con il prepotente avvento dell’uomo tecnologico siamo giunti ad un’arte fatta di invisibili bit. In particolare, tra le moderne e più conosciute forme della creatività umana, i fumetti e l’animazione televisiva o cinematografica hanno da tempo acquisito una legittimazione di respiro mondiale che trascende i confini di spazio e tempo. Alcuni di questi capolavori, che abbiamo la fortuna di vivere contestualmente alla nostra esistenza, sono talmente elaborati e conosciuti da esser diventati già dei miti artistici. C’è un mito nelle forme e nelle “incredibili chiaroveggenze” del cartoon The Simpsons, come nei fumetti che hanno fatto la storia mondiale, da Mickey Mouse a Jacovitti passando per Lupo Alberto e le Sturmtruppen, come pure nelle serie televisive dei robottoni giapponesi anni ’70 e ’80 fino alla divertente ma avvincente serie di Lupin III. Proprio il ladro gentiluomo, ispirato al personaggio letterario di Arséne Lupin di Maurice Leblanc, ha oramai compiuto 53 anni suonati, quest’anno festeggiati, nonostante il Covid, con il lancio del nuovo meraviglioso film d’animazione Lupin III – The First, primo della nuova serie digitalizzata in 3D, ricco di colori, fluidità e soprattutto realismo nonostante si tratti di un lungometraggio a cartoni. La sua uscita, un vero e proprio evento mondiale per gli appassionati del character di Monkey Punch, era attesa il 27 febbraio di questo stranissimo anno, ma a causa del lockdown tutto è saltato fino a quando Amazon ci ha messo una grandiosa “pezza”, rendendolo addirittura gratuito sul suo canale Amazon Prime per gli iscritti alla piattaforma di acquisti on line più famosa su questa terra! Disponibile ufficialmente dal 16 settembre, il nuovo film di Lupin III è una chicca incredibilmente efficace che richiama alla memoria l’atroce ideologia nazista e le sue ancor più folli derivazioni mistiche, convinzioni già trattate cinematograficamente dai movies americani di Indiana Jones, ma finita qui nel mondo anime attraverso una movimentatissima avventura che coinvolge addirittura l’Ahnenerbe, la Società di ricerche ancestrali fondata dal malefico gerarca tedesco Heinrich Himmler durante i folli anni ’30. Interessante notare come questo movie contenga, soprattutto per i più giovani, un messaggio importantissimo: “conoscere la storia, ti salva”. Grazie alla precisa conoscenza storica del ladro gentiluomo, nonché della sua coprotagonista, un’archeologa salvata per secondi fini da un nazista in incognito, tutta la nota combriccola di questo longevo anime, da Jigen a Goemon, non dimenticando la sempre conturbante Fujiko e l’inarrestabile commissario Zenigata, riesce a mettere fine ad un terribile progetto di rinascita del III Reich, citando chiaramente i rigurgiti che da tempo percorrono l’Europa, evidentemente in piena crisi di memoria sulle tragedie causate dalle ideologie che portarono il mondo intero nel baratro della Seconda guerra mondiale. La storia di questo personaggio è molto complessa ma di una estrema intelligenza artistica, quella mutuata dal suo creatore Kazuhiko Katō, fumettista, regista e creatore di personaggi, che ha voluto regalarcela nel lontano 1967, avviando una delle più longeve e durature serie multimediali al mondo. Sì, multimediale, perché dalla carta si è arrivati agli episodi televisivi fino ad entrare prepotentemente nel mondo dell’animazione cinematografica, includendo un film con attori in carne ed ossa, a dire il vero unico prodotto mal riuscito di tutto il lungo percorso storico-artistico mondiale di Lupin III e del suo ideatore morto, purtroppo, lo scorso anno per una pesante polmonite. Davvero belli i richiami ai tanti miti mondiali dell’industria, dello sport e di altri settori, quasi a voler sottolineare la veridicità del personaggio, come quando dalla Mercedes Benz SSK del 1928 si passa, con grande licenza poetica, ad una quasi mitologica Fiat 500 gialla che, anche in quest’ultimo film, riesce a battere auto ben più potenti e blasonate! Un modo per sottolineare i concetti di giustizia e socialità che, assurdamente, sono costantemente presenti nelle storie di Katō, il quale ideò probabilmente il personaggio pensando ad una sorta di Robin Hood un po’ meno idealista, più cinico, ma in fondo sempre dalla parte dei buoni. Un ladro gentiluomo con il fiuto per gli affari personali che, anche nel nuovo film, non delude mai vecchi e nuovi spettatori. Appuntamento, quindi, su Amazon Prime per il vero film dell’anno: Lupin III The First!

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