Pino Aprile: “Vengano sequestrati, dalla Regione Calabria, i beni appartenenti allo Stato a titolo di risarcimento”
Nella puntata di venerdì scorso di “Titolo V”, il programma informativo di Rai3 condotto da Francesca Romana Elisei e Roberto Vicaretti è andata in onda la imbarazzante intervista al Commissario alla sanità calabrese, Saverio Cotticelli, che ha ammesso di non sapere né che le disposizioni governative gli attribuivano il dovere di predisporre e adottare il programma operativo Covid-19, né quante fossero le terapie intensive nella regione di cui è responsabile. Lo scopre solo leggendo un documento davanti alle telecamere. Il presidente del Consiglio Conte ovviamente vuole firmare subito il decreto per rimuoverlo dall’incarico, ma va detto che Cotticelli è solo l’ultimo di una serie di Commissari mandati dallo Stato che da oltre un decennio hanno sempre aggravato la situazione della sanità in Calabria.
Dura è la presa di posizione di Pino Aprile, presidente del Movimento 24 Agosto – Equità Territoriale, sulla faccenda: “Lo Stato manda commissari in Calabria solo per tagliare spese, assistenza, ridurre la possibilità di soccorrere i calabresi che stanno male e il tutto per che cosa? per sanare un deficit che non si sa nemmeno quanto sia grande ma che di sicuro il commissariamento ha fatto crescere. Poi si scopre che il commissario non sapeva nemmeno che toccava a lui difendere la Calabria dall’epidemia di Covid. La Calabria ha il diritto di chiedere i danni allo Stato. Ci sono avvocati che stanno studiando in che modo si possa richiedere il sequestro dei beni dello Stato presenti in Calabria a garanzia di risarcimento e di ripianamento del debito per i danni fatti e per l’opera non svolta in dieci anni di commissariamento”.