Calvi Risorta – Dalla zona gialla alla zona rossa. Il Sindaco: “Sono profondamente indignato”

Dalla pagina Facebook Giovanni Lombardi Sindaco riportiamo:
Campania zona (gialla travestita di rossa)
In una situazione come questa, in cui i medici di tutta Italia invocano a gran voce un nuovo lockdown, questa dovrebbe essere una buona notizia.
Tuttavia leggendo il Decreto presidenziale con cui vengono definite le caratteristiche della zona rossa, francamente mi sembra di assistere ad una farsesca pantomima!
È consentita l’apertura agli esercizi di: generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tutto il settore della ristorazione (seppur con la sola possibilità di asporto o consegna a domicilio), tutti i negozi di elettronica, di giocattoli, di abiti per bambini, di computer, ferramenta, articoli igienico-sanitari, prodotti per l’agricoltura, per l’illuminazione, biancheria, parrucchieri, barbieri, articoli sportivi, autoveicoli, ciclomotori, giocattoli, libri, materiale per ufficio, tabacchi, edicole, profumerie, fiorai, animali domestici, ottica, commercianti ambulanti di vario genere e perfino il mercato rionale per i generi di prima necessità!
Se a questo aggiungiamo il fatto che, essendo aperti praticamente tutti questi esercizi commerciali, la famosa “comprovata necessità” potrà essere estesa all’acquisto di ognuno di questi articoli, è possibile sapere esattamente questo lockdown chi lo dovrà fare?!?
Sarebbe stato più onesto dire che non sono stati previsti fondi per il sostegno alle attività commerciali e pertanto le Autorità governative legittimano lo stato di guerra nel quale ci troviamo.
Davvero è pensabile che impedire l’accesso ai bar o chiudere i negozi di abbigliamento possa modificare la mostruosa impennata di contagi alla quale stiamo assistendo?
È credibile l’idea che gli ospedali campani, collassati dall’abnorme richiesta, riprenderanno la propria vitalità con l’applicazione di queste norme blande e dai contorni poco netti?
Sarà che la mia formazione mi porta a valutare sempre la soluzione più pratica e risolutiva ma credo che, in una situazione come questa, andavano fatte solo due cose:
1. prevedere il sostegno delle attività commerciali,
2. chiudere tutto, tranne che gli alimentari, per un mese.
A cosa serve, in un momento come questo, impegnare risorse economiche per il bonus vacanza o per il monopattino?
Davvero non riesco a comprenderlo!
Da cittadino mi sento preso in giro ma da medico-rianimatore, impegnato in prima linea nella lotta al Covid, e da Sindaco della cittadina in cui vivo sono profondamente indignato!!!!

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