Contro il ddl intercettazioni: La vera lotta comincia adesso

(Associazione Libertà e Giustizia) – Il messaggio di Gustavo Zagrebelsky ai manifestanti di piazza Navona è stato questo: “Ora è il momento di mobilitare il diritto contro la prova di forza dei numeri, messa per scritto in forma di legge”. Lo ha riferito Sandra Bonsanti sul palco della manifestazione nazionale No Bavaglio. Zagrebelsky con Valerio Onida danno disponibilità, se serviranno pareri e consigli, a istituire collegi di difesa e via dicendo. Se sarà necessario, come crediamo, di preparare un futuro di disobbedienza e di ricorsi.
I due presidenti emeriti della Corte ci dicono che non è più il tempo del puro lamento. Invitano tutti coloro che non vogliono questa legge elettorale a firmare l’appello sul sito di LeG affinché non si torni mai più alle urne con il Porcellum.
La petizione ha raggiunto i 13 mila iscritti, ma c'è anche chi dice No
Per questo, LeG sciopera venerdì 9 luglio
Libertà e Giustizia partecipa alla protesta contro il Ddl Alfano: il 9 luglio, il sito dell'associazione non sarà aggiornato per solidarietà con la Fnsi. Un giorno senza parole e senza notizie per capire che danni farà il Ddl Alfano contro le intercettazioni. La giornata di silenzio proclamata dalla Fnsi per il 9 luglio è sostanzialmente questo: più che uno sciopero, un'azione dimostrativa che vale quanto una pagina bianca di quotidiano o un numero speciale sul tema. La discussione sull'opportunità di uno sciopero che per alcuni vale come mettersi da soli il bavaglio a questo punto è tardiva, secondo LeG; quella della Fnsi è una protesta estrema in un momento estremo, e non ci sembra utile dividere il sindacato dei giornalisti, proprio quando sta per essere approvata una legge che nega il diritto di essere informati, limita fortemente le inchieste giudiziarie e zittisce la stampa. Altre importanti iniziative si potevano valutare e non è detto che non si possano valutare anche dopo, in un secondo momento. I tempi di approvazione della legge si sono ristretti, ma fino al 29 luglio c'è tutto il tempo per comunicare a lettori, telespettatori, ascoltatori e navigatori della Rete quanto sia brutto rimanere senza informazioni.
Una brutta legge
Che il ddl sulle intercettazioni sia una brutta legge, ha tentato di spiegarlo anche il procuratore antimafia Piero Grasso: sarà stato tutto inutile? Intanto la sua audizione informale alla Camera non è stata registrata, ma noi abbiamo recuperato gli appunti.
Fini ha assestato un nuovo colpo all'alleato Berlusconi su questo argomento.
Le intercettazioni sono uno dei dossier bollenti sul tavolo di Berlusconi, ma non il solo.
E la crisi?
La crisi stringe alla gola il governo? Vedremo cosa ne sarà. Ma un premier senza macchia, il rispetto della Costituzione e un programma di risanamento economico basato sulla giustizia sociale non potranno che essere i cardini di un nuovo possibile discorso.
La situazione è complicata, piccoli e grandi segnali lo dimostrano, come la storia delle guardie padane che lanciata dal sito di LeG ha fatto il giro della Rete: semplici osservatori o nuove forze dell'ordine? A Chiari nel bresciano c'è di che equivocare.
Intanto, a Roma, giovedì 15 luglio discuteremo di crisi e di politica con Nichi Vendola, il governatore della Puglia, che molti vorrebbero come leader del centrosinistra
Dal 13 luglio potremo inoltre contare su un nuovo circolo: nasce infatti LeG Catania
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