Esce il libro “L’avvocato del D1OS” di Angelo Pisani
Lo storico avvocato del campione argentino, Angelo Pisani, ha scritto un libro dal titolo molto accattivante “L’avvocato del D1OS”, un’arringa speciale per onorare la memoria di Diego Armando Maradona, con la prefazione di Maurizio de Giovanni e il contributo di Gianni Minà e Nicola Graziano. Le parole che lo stesso avvocato dedica al suo amico Maradona: «Ho creduto di essere io il suo avvocato, quando invece è stato probabilmente il contrario: era lui l’avvocato di noi tutti, ha difeso i deboli e ha incitato a fare delle nostre vite un capolavoro, nel bene e nel male». Le accuse che il mondo ha lanciato a Diego Armando Maradona, anche dopo la sua scomparsa il 25 novembre scorso per arresto cardiocircolatorio, sono sempre le stesse: la droga, i rapporti con le donne, i guai con il fisco e la politica. E poi, ci si chiede se fu una vera colpa aver segnato con la mano agli inglesi? E se fu il gol più bello di sempre? E, soprattutto, era davvero il più forte giocatore del secolo anche meglio di Pelè? Il suo numero Dieci che lo ha incarnato, attraverso le sue magie calcistiche, come i dieci capi di imputazione per dieci ragionamenti difensivi. A condurre l’arringa in difesa del campione è il suo avvocato di fiducia, Angelo Pisani, che il calciatore aveva ribattezzato “Angelone”, che ha sempre tutelato la sua immagine e la sua figura dalle persecuzioni subite: dai nemici del campo a quelli dei palazzi, dalla stampa ai finti amici, fino a quella più grande, la persecuzione dell’uomo sul giocatore. La sentenza di Maradona contro Diego sarà eclatante per il suo giudizio che si è espanso fino a diventare celeste. Questo libro, il piú bel regalo di Natale, ripercorre i passaggi salienti di una carriera calcistica e una vita uniche, vissute sempre al massimo, continuamente in prima pagina. Aneddoti personali inseguono i suoi momenti magici in campo con le sue strepitose prodezze, mentre la sua fama calcistica raggiunge ogni punto del mondo. Proprio per il fatto di essere come una rockstar, Maradona da molti mass media sarà a volte vittima e a volte burattinaio. Quello che rimarrà saranno sempre le gesta del Dio del calcio che sapeva, puntualmente, dribblare ogni ostacolo e nascondere la sfera di cuoio come nessuno, mentre gli avversari di ogni grado continuavano a inseguirlo, invano. La sincronia di movimento con cui danzava – tallone, punta, tacchetti – sul prato verde con il pallone era una vera armonia. Il massimo a cui uno spettatore sportivo potesse ambire.