Gen. Borreca, le donne con le stellette un’opportunità per l’Esercito
Venerdì scorso, nonostante il dolore per la morte di Mauro Gigli e Pierdavide De Cillis, i due militari italiani deceduti in Afghanistan mentre avevano da poco disinnescato un ordigno esplosivo (i.e.d.) e sotto una pioggia torrenziale caduta sin dalla prima mattinata, le 334 volontarie in ferma prefissata di un anno (2° blocco 2010) del 235° Reggimento “Piceno” hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica alla presenza del Comandante del Raggruppamento Unità Addestrative (R.U.A.) di Capua, Generale di Brigata Attilio Claudio BORRECA. La cerimonia ci ha permesso di fare il punto con il Gen. Borreca sulla situazione delle donne nell'Esercito. D.) Comandante, qual'è attualmente la situazione delle donne con le stellette ? R.) Nel 2009 l'Esercito ha ultimato il processo di inserimento del personale femminile con l'ingresso dei primi 11 Allievi presso la prestigiosa Scuola Militare della “Nunziatella” e di 13 presso la scuola militare “Teulie”. Il processo, avviato nel 2000, ha riguardato inizialmente il reclutamento di Ufficiali e, dal 2001, di Sottufficiali e di Volontari di truppa. D.) Quante sono le donne arruolate nell'Esercito ? R.) L'attuale rateo dell'Esercito è pari al 6,3 per cento, così suddiviese: circa 300 ufficiali, 70 sottufficiali e 6.300 volontarie di truppa fra servizio permanente e a ferma prefissata di uno e quattro anni. Di queste, gli ufficiali da 18 a 24 anni sono circa 30, da 25 a 35 190 e da 36 a 50 anni circa 80. Per i sottufficiali, 10 sono fra i 18 ed i 24 anni, 50 fra i 25 ed i 35 anni, mentre 10 sono dai 36 ai 50 anni. Nei militari di truppa, invece, abbiamo circa 3.500 che hanno fra i 18 ed i 24 anni e 2.800 fra i 25 ed i 35 anni, nessuna over 36 anni. D.) Qual'è l'impiego nella Forza Armata delle ragazze ? R.) L'impiego, compreso quello in operazioni, è ispirato a criteri di parità ed equità, senza alcuna differenziazione tra il personale maschile e quello femminile, non precludendo l'accesso ad alcun incarico, sia di azione sia logistico, effettuando l'assegnazione esclusivamente su base attitudinale, una volta accertato il possesso dei requisiti psico-fisici richiesti. D.) Quante sono le ragazze che ogni anno giurano fedeltà alla Repubblica ? R.) Ad Ascoli sono oltre 1.600, considerato che vengono divise in 4 blocchi di circa 450 ragazze ognuno. Dal 2000 ad oggi hanno giurato oltre 14.000 soldatesse, anche perché quello ascolano è l'unico reggimento per volontarie presente in Italia. D.) E in definitiva ? R. In definitiva, a dieci anni dall'avvio del progetto, l'Esercito è fiero di aver conseguito l'ambizioso progetto dell'inserimento delle donne nella Forza Armata che rafforza il processo di professionalizzazione della componente terrestre dello strumento militare, anche attraverso il concreto e significativo apporto fornito dal personale femminile.