Mostra fotografica “Quello che resta”

La mostra “Quello che resta” presenta 44 scatti, o meglio, «inquietudini fotografiche contro lo scempio ambientale e umano».
“Specie nel nostro territorio” afferma la Dott.ssa Vittoria De Lucia, Dirigente Scolastico dell’ITS “Buonarroti” e Direttrice del Museo Michelangelo, che ospita la mostra “un territorio sbrigativamente liquidato come “Terra dei fuochi” dimenticando che in questa terra la devastazione urbanistica, sanitaria, economica coinvolge profondamente molti di noi. Crea ed esplode il disagio che ci portiamo dentro”.
“Una suggestiva sintesi letteraria della mostra – dice Daria Miselli – è questa citazione: <<I veleni abbracceranno la Terra come un focoso amante. E nel mortale abbraccio, i cieli avranno l’alito della morte e le fonti non daranno più che acque amare e molte di queste acque saranno più tossiche del sangue marcio del serpente. Gli uomini moriranno di acqua e di aria, ma si dirà che sono morti di cuore e di reni.>> (da R. Baschera, “Le profezie di Rasputin”)”.
Daria Miselli (Wattwil, 1976), diplomata all’Istituto d’Arte “San Leucio” di Caserta, indirizzo architettura e arredamento, nel 2019 ha conseguito il diploma di fotografia professionale con George Seper all’Istituto di Fotografia.
È alla sua personale di esordio. Ma la sua passione per la fotografia c’è da sempre.
«La mia prima macchina fotografica fu quella che usciva dai fustini di detersivi, poi l’evoluzione: l’usa e getta. Le mie paghette le spendevo da “Sandro il Fotografo” a Santa Maria Capua Vetere, tra rullini e stampe… Quanta attesa e quante delusioni!!! Su 36 scatti se ne salvavano solo 2 o 3…poi giunse il momento di iniziare le superiori….. L’arte, la mia passione, finì in un fuoco di un camino, insieme alle mie tele e ai miei pennelli. Sono passati anni impegnata a fare altro, ho lavorato come impiegata presso uno studio legale e poi come responsabile di filiale di un negozio di oggettistica e arredamento, mi sono ritrovata con una macchina fotografica in mano… da autodidatta ho scoperto il mondo del digitale, ed ora non smetto più… sono una fotografa freelance».
La mostra è una delle iniziative del progetto cofinanziato MiBACT “Esserci per cambiare il nostro quartiere”, ideato da ITS “Buonarroti” / Museo Michelangelo e che si avvale della collaborazione dei partner istituzionali Comune di Caserta, Parrocchia del Buon Pastore, Parrocchia San Pietro in Cattedra, AGESCI – Scout gruppo Caserta 4, Associazione Culturale “Francesco Durante” e BoomWebAgency.

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