Carlo Parlanti: un caso internazionale d’Ingiustizia

Vi proponiamo, ancora una volta, il caso di Carlo Parlanti, un uomo che sta scontando una ingiusta pena con la speranza che tra voi ci fosse qualcuno disposto a dare una mano.
Notiziario NIP – News ITALIA PRESS agenzia stampa – N° 78 – Anno XIV, 24 aprile 2007
Katia Anedda: ecco cosa possono fare i parlamentari per il caso Parlanti
Milano – Katia Anedda, compagna di Carlo Parlanti (Condannato al massimo della pena per crimini … impossibili fisicamente e biologicamente
<http://www.newsitaliapress.it/interna.asp?info=131176&sez=265> News ITALIA PRESS N° 244 del 22 dicembre 2006), interviene nel tentativo di dare una risposta sul "cosa fare" ai parlamentari che in questi giorni si sono dichiarati impotenti davanti allo sciopero della fame che il Parlanti, oramai da 6 giorni, sta portando avanti (Parlanti: ha iniziato lo sciopero della fame <http://www.newsitaliapress.it/interna.asp?sez=265&info=134897> News ITALIA PRESS N° 76 del 20 aprile 2007). "Carlo chiede che vengano fatte copie di risoluzione migliore delle fotografie <http://www.newsitaliapress.it/interna.asp?sez=265&info=131402> che sono state presentate come prove e sono disponibili in Tribunale, accessibili, e che vengano replicate in presenza di un fotografo che possa dare un parere tecnico vedendo gli originali. Chiede poi che venga visitata la casa in cui lui abitava al tempo, o un qualsiasi appartamento del complesso, e vengano fotografati gli interni, muri e soffitti degli ambienti in cui si sarebbe svolto il 'crimine' e il modo in cui sarebbero state scattate le foto. Questo chiede per smettere lo sciopero della fame". Le fotografie sono centrali nell'insieme delle prove che il Parlanti denuncia come false presentate al Processo (Le foto che scagionererebbero il Parlanti
<http://www.newsitaliapress.it/interna.asp?sez=265&info=131402> News ITALIA PRESS N° 1 del 2 gennaio 2007). Le azioni da fare sono due, secondo Katia Anedda: "Concordare con il nostro avvocato e in caso contrario aiutarci ad averne un altro disponibile per fissare un appuntamento, entro questa settimana, al Tribunale per recuperare copia conforme del materiale fotografico. Seconda cosa da fare fissare la visita all'appartamento, per visionare gli spazi e scattare le fotografie. Una qualsiasi persona può chiedere di poter visitare uno di quegli appartamenti". Con questo si riuscirebbe, secondo Anedda, a dimostrare che al Processo "sono state presentate prove che non avevano nulla a che fare con il caso Parlanti, e quindi l'illegalità che dovrebbe far valutare al Procuratore di Ventura che il processo è stata una bufala e richiedere il rispetto della legge". Il perchè questo non viene fatto, secondo Anedda, sta nel fatto che si vuole "temporeggiare, arrivare al 5 maggio , data in cui la Corte rimanderà Carlo a Ventura per fustigarlo ancora e fargli accettare un patteggiamento, per non far saltare fuori che parte dei politici italiani hanno fatto a scarica barile, parte delle istituzioni altrettanto ma soprattutto che la Procura di uno degli Stati tra i più democratici nel mondo ha commesso delle gravi
illegalità". "I parlamentari italiani possono fare due cose molto semplici. La prima è
strutturare una lettera firmata collegialmente e indirizzata alle autorità americane mettendo in evidenza le prove delle irregolarità molteplici che si sono avute sul Caso Parlanti, e chiedere che venga aperta una formale indagine su come si è svolto il Processo. La seconda cosa è preparare una seconda lettera da indirizzare alle Autorità italiane perchè impegnino il mio legale o altro soggetto che vorranno individuare a recarsi in Tribunale con un fotografo per il prelievo di copia delle foto depositate, e poi recarsi nell'appartamento" dice Anedda. "Pur ringraziando le personalità politiche che hanno speso un pò del loro tempo sulla vicenda di Carlo, vorrei precisare che l'impotenza è solo apparente, è perfettamente chiaro quello che c'è da fare di concreto in questa vicenda, e Carlo lo sta chiedendo disperatamente e pacificamente rifiutando il cibo" dice Katia Anedda. "Capisco la Senatrice Antonella Rebuzzi, è vero che la situazione è davvero complicata, anche perché in questo caso c'è di mezzo un reato penale grave. Il reato penale grave, però, c'è soltanto se ci si  ferma alle accuse, ma in un Paese democratico un uomo e innocente fin tanto che non viene dimostrata la sua colpevolezza. Quello che noi contestiamo è il fatto che tale colpevolezza non è stata provata. Intanto perchè al Processo sono state presentate prove false, in secondo luogo perchè i fatti che sono stati assunti come veri dalla corte sono fisicamente, biologicamente impossibili per un essere umano".
Rivolgendosi direttamente alla Senatrice Rebuzzi, Anedda dice : "Come può spiegarsi la Senatrice che Carlo Parlanti abbia ingerito una quantità di alcol che un qualsiasi test e parere medico definiscono letale, nelle tre ore seguenti abbia avuto cinque erezioni, violentato e picchiato brutalmente  la vittima, dormito, poco dopo essersi svegliato (tre ore dopo, circa) riprendendo normalmente la sua vita professionale, in perfetto ordine, e la sua vita sportiva, andando in palestra e piscina lo stesso giorno? Come può spiegare la violenza raccontata dalla vittima, violenza a cui nessuna donna avrebbe potuto sopravvivere, o almeno non senza riportare danni, e invece l'accusatrice di Carlo non solo non riporta danni ma dichiara di aver avuto nei giorni seguenti tre rapporti sessuali consensuali con il suo carnefice?….Senatrice, lei è una donna oltre che un politico, ci pensi un attimo, e mi dica se regge ancora parlare di 'reato penale grave' in questo caso".  Katia Anedda richiama un recente caso nel North Cartolina dove il Pubblico Ministero "ha ritirato il caso perchè la donna era caduta spesso in contraddizione. La presunta vittima del caso Parlanti, signora White, non solo non è stata coerente, bensì a ritrattato quasi tutto, a cominciare dalla data della violenza, fino a svariate spiegazioni diverse e contrastanti, nonchè assurde, relativamente alle motivazioni di una denuncia fatta solo dopo tre settimane, tutto questo è evidente nelle trascrizioni dei 4 giorni di processo, dove ha detto tutto e il contrario di tutto, basterebbe leggere l'arringa finale, pubblicata su The people Vs Carlo Parlanti
<http://www.thepeoplevscarloparlanti.com/atti/ing/ClosingArgs16dic2005.PDF>
Anedda richiama anche le dichiarazioni rilasciate a News ITALIA PRESS da Greg Totten, Procuratore Distrettuale della Contea di Ventura Caso Parlanti, dichiarazione del DA Greg Totten
<http://www.newsitaliapress.it/interna.asp?sez=266&info=132606> News ITALIA PRESS N° 26 del 7 febbraio 2007) e le sue risposte a Totten (Caso Parlanti:Katia Anedda risponde al Procuratore e all'avvocato
<http://www.newsitaliapress.it/interna.asp?sez=266&info=132625> News ITALIA PRESS N° 27 del 08 febbraio 2007) Katia Anedda risponde direttamente anche al Senatore Lugi Pallaro "vorrei sapere che ci fossero almeno dieci uomini come Lei, perchè sarei certa che le cose andrebbero molto meglio". La complicanza del caso, per quanto in parte certamente vera, basti pensare alla montagna di documenti che bisognerebbe leggersi per capire a fondo il caso, di fatto, dice Anedda, "è una complicanza apparente, determinata dal fatto che si vogliono nascondere delle verità che a qualcuno potrebbero portare molti guai". Katia Anedda Tel. +39347 9552715. url: www.carloparlanti.it

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