Continuano a pugnalarci alle spalle
Mentre in Campania mancano uomini e mezzi per contrastare la criminalità, Gheddafi chiede cassa all’Europa e il Coisp risponde con le massime carica regionale e nazionali del sindacato di polizia.
“ La Campania in primis e le altre regioni del sud poi – commenta il segretario regionale campano del Sindacato Indipendente di Polizia Coisp Giuseppe Raimondi – soffrono la massiccia presenza della criminalità organizzata che molto spesso rinnova il messaggio della loro presenza attraverso i fatti criminosi, terrorizzando la gente con omicidi e raid intimidatori . Ormai non esistono più luoghi sicuri , le strade del centro cittadino, le spiagge affollate , i luoghi di attrazione turistici sembrerebbero diventati ottime strategie per compiere fatti criminosi per poi dileguarsi confondendosi tra la folla. Questo ovviamente è dovuto anche alla carenza di uomini e mezzi che penalizza fortemente la sicurezza . Sono mesi ormai – conclude Raimondi – che manifestiamo le nostre preoccupazioni esponendo, ad ogni evento, sagome di poliziotti pugnalati alla schiena come segno di protesta ai numerosi tagli subiti negli ultimi anni ad oggi, e Gheddafi viene in Italia chiedendo denaro all’Europa per contrastare l’immigrazione clandestina” .
Sarcastico, provocatorio, ma anche preoccupato è il commento del Segretario Generale del Coisp Franco Maccari, all’indomani della richiesta del rais libico. “Ci sembra buona la richiesta di Gheddafi, 5 miliardi di euro dell’Unione Europea alla Libia per contrastare l’immigrazione clandestina. Talmente buona che la facciamo nostra e diciamo al Governo italiano, che siamo disposti, con la metà dei soldi, a contrastare noi l’immigrazione clandestina e tutti quei reati che da essa derivano. Chieda il Governo italiano 2 miliardi e mezzo di euro all’Unione Europea, per rafforzare gli organici e i mezzi delle Forze dell’Ordine italiane e non avremo bisogno di nessun saltimbanco accompagnato da amazzoni per tutelare il nostro Paese. Quella di Gheddafi è un’ennesima pericolosissima provocazione davanti alla quale, con il rispetto che è dovuto alle Istituzioni, ci sembra assordante il silenzio del Quirinale e del Vaticano. Che la politica italiana, soprattutto quella di maggioranza, non sappia far fronte a certe situazioni è evidente. La politica infatti ha difficoltà a diminuire l’entità dei propri teatrini, figuriamoci se riesce e tenere a bada quelli degli altri – continua Franco Maccari – però ben più autorevoli voci dovrebbero alzarsi in difesa della dignità di un Paese che da ospitante si è tramutato in servo sciocco di chi pericolosamente ed in maniera subliminale cerca di sovvertire l’ordine costituito servendosi della religione. Parlino Quirinale e Vaticano, mettano a tacere l’uomo Gheddafi e le idee di morte che egli porta avanti – conclude il Segretario Generale del Coisp – non può esservi amicizia, come vorrebbe farci credere il capo del Governo millantando i trattati tra Italia e Libia, con chi non rispetta le usanze e le abitudini della casa di chi lo ospita”.