Acqua pubblica, Speranza per Caserta presenta la mozione. Di Costanzo: “Non si amministra così, si ascoltino le associazioni”
Una mozione per bloccare la privatizzazione dell’acqua e discutere del problema della gestione delle risorse idriche comunali con la comunità casertana. Questo il contenuto del documento che i consiglieri di Speranza per Caserta hanno depositato affinché possa essere discusso in consiglio comunale. Il 10 febbraio scorso la giunta aveva approvato un atto di indirizzo per la gestione del servizio idrico vista la scadenza imminente del contratto con la società Italgas Acqua. “La levata di scudi delle associazioni casertane è più che legittima – sostiene la capogruppo Norma Naim – visto che il diritto all’acqua è un diritto umano fondamentale. Non stupisce la solita volontà di decidere ‘da soli’ ignorando la volontà dei cittadini e quella del consiglio comunale che li rappresenta. E’ assurda l’accelerazione impressa alla questione mentre si attende la calendarizzazione della proposta di legge presentata dalla deputata Federica Daga che punta a riordinare le normative per giungere ad una gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque”. “Invitiamo il sindaco e la giunta a ritirare la delibera adottata e a discutere in consiglio la questione con una delibera di proposta all’aula che possa realmente dimostrare l’intenzione dell’amministrazione di rendere pubblica la gestione del servizio idrico – sostiene il consigliere Francesco Apperti – è necessario anche sostenere le attività di promozione delle ‘buone pratiche’, in particolare le campagne di sensibilizzazione sulla promozione del risparmio idrico e sul corretto uso dell’acqua pubblica come alternativa virtuosa all’acqua in bottiglia ad alto impatto inquinante”. “La volontà di prendere una decisione, peraltro contraria alla volontà popolare già espressa nel referendum 2011, senza ascoltare la cittadinanza è una consuetudine sbagliata di questo sindaco e di questa amministrazione – dichiara la candidata sindaca di Speranza per Caserta, Rosi Di Costanzo – Marino e i suoi dimostrano ogni giorno come non si governa una città. Il sindaco deve riportare la questione in consiglio e coinvolgere la comunità e le associazioni che, sul tema, si battono da anni per una gestione veramente pubblica”.