Parete – Il Sindaco Gino Pellegrino: “Cerchiamo di dare il buon esempio, tutti!”

Cari concittadini, da alcuni giorni la Regione Campania ha abilitato i giornalisti ad aderire tramite piattaforma alla campagna vaccinale.
Pur comprendendo la necessità della politica e delle istituzioni di costruire e coltivare buoni rapporti con i giornalisti, ho delle perplessità sulla equità di tale scelta.
Solo un esiguo numero di essi lavora effettivamente “sul campo” con la necessità di muoversi sul territorio e incontrare tante persone.
La stragrande maggioranza dei giornalisti, in periodo di pandemia e grazie alle opportunità offerte dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, riesce a gestire il lavoro in modalità smart.
D’altro canto invece ci sono tanti lavoratori molto più esposti al contagio. Solo per citarne alcuni: cassieri dei supermarket e tutti coloro che vendono beni e servizi di prima necessità, dipendenti pubblici che lavorano nel front office e nei servizi essenziali, volontari della protezione civile. Queste persone sono obbligate a lavorare in presenza e ogni giorno sono in contatto con tantissime persone con altissimi rischi di contagio.
E ci sono persone fragili con gravi patologie che senza alcun dubbio dovrebbero avere una priorità nella campagna di vaccinazione.
Questi invece non hanno ancora la possibilità di richiedere il vaccino e lo trovo profondamente ingiusto.
Per questo motivo intendo chiedere al Presidente De Luca di riflettere sul sistema delle priorità e di adeguarlo sulla base di una effettiva maggiore esposizione ai rischi e sulla criticità legata a particolari patologie.
Ovviamente il mio pensiero non è contro la categoria dei giornalisti che spero interpretino correttamente queste mie considerazioni.
Del resto io stesso, nella mia veste di sindaco e di autorità sanitaria locale, pur incontrando quotidianamente tantissime persone ed essendo dunque molto esposto, non ritengo giusto ed opportuno avanzare richieste di priorità rispetto a lavoratori più a rischio di me e alle persone fragili. Ho apprezzato molto le inchieste giornalistiche sui “furbetti” dei vaccini ma bisognerebbe agire di conseguenza. Cerchiamo di dare il buon esempio, tutti!

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