La Cisas contro la Trasmigrazione politica a livello provinciale dei partiti

La discussione in atto nei meandri della politica cittadina con le relative polemiche relative sia ai numerosi cambi di casacca fatte registrare nei giorni scorsi di numerosi politici che le dimissioni del consigliere comunale Gallicola dal Pdl che ha consentito la sopravvivenza della maggioranza del sindaco Petteruti, proseguono con toni accesi anche da parte di chi con la politica non centra nulla ma ha cuore gli interessi dei lavoratori e delle loro famiglie. Così anche la Segreteria di Caserta della Confederazione CISAS interviene sulla crisi al Municipio di Caserta e sul “Turismo politico”, particolarmente intensi in questi giorni fra i vari partiti del territorio provinciale. “Il  malessere, che sta manifestandosi ogni giorno sempre di più” – si legge in una nota diffusa dal Sindacato di Via Vico – “è segno di una crisi irreversibile da parte dei partiti e degli esponenti politici locali, che – senza fede ed ideologia – cambiano casacca solo per una poltrona in più. Sono sempre gli stessi individui che girano – come politici e come tecnici – tra un partito di potere ed altro. Una volta passavano al Centrosinistra che comandava, ora passano ai vari partiti del Centrodestra che hanno vinto le ultime elezioni. Non ci riferiamo ai Consiglieri Comunali di Caserta, i quali evidentemente non ne potevano più dell’assenza politica e della carenza di certi dirigenti a tutti i livelli, di Gruppo consiliare, Segretariato cittadino e Segretariato provinciale, impegnati a cumulare cariche ed incarichi, invece di affrontare responsabilmente i vari casi e risolverli prima della esplosione. Ci riferiamo ai tanti “Passaggi di Coscienza”, a livello provinciale, di individui che – stando sempre dalla parte di chi comanda – cambiano per una poltrona millantando crisi politiche e morali. È chiaro che, l’ingresso di comodo di noti squalificati politici in un partito” – conclude la nota – “non porta qualificazione alcuna a quel partito che li riceve, ma gli fa perdere credibilità oltre che l’adesione di quanti, in silenzio, hanno dato e danno il loro spassionato contributo per un’idea e non per una pagnotta”.

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