Nelle acque del Salento eccezionale conferma: la foca monaca
Dopo il giugno 2017 e gennaio 2020, arriva la prova definitiva della presenza: stavolta a Gallipoli. Ormai non può essere più considerato un evento inaspettato. Dopo gli avvistamenti ed i video del giugno 2017 e gennaio 2020, nelle acque antistanti Gallipoli, arriva la conferma di una presenza non più occasionale per il Salento, ma non di meno eccezionale: la foca monaca torna nel mare aperto del Salento. L’ultimo avvistamento di questa mattina, a fare capolino tra le onde, dunque, è a Gallipoli, nel porticciolo del seno del Canneto. La sua presenza, inizialmente segnalata da alcuni utenti su Facebook, è stata confermata dalla Guardia Costiera locale. Secondo gli esperti dalla visione delle prime foto dell’avvistamento di Gallipoli potrebbe essere una femmina adulta di Foca monaca. Ma sono in corso ulteriori valutazioni. Un’emozione incommensurabile poter avere la conferma che il mammifero marino a distanza di oltre quarant’anni dagli ultimi avvistamenti documentati torni in quello che era uno dei suoi habitat e che dimostra come la natura, ove rispettata possa riprendere i suoi spazi originari se e solo se decidiamo collettivamente di salvaguardarla. Territori come quegli salentini che meritano soltanto cura parsimoniosa, silenziosa e assoluta delle bellezze che la rendono unica. Basti ricordare che del pinnipede, secondo una stima dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura sopravvive una popolazione di appena 600-700 esemplari: circa 200 concentrati nell’Egeo e nel Mediterraneo sudorientale, 20-30 nel Mar Ionio, 10-20 nel Mare Adriatico, una decina nel Mediterraneo centrale, dai 10 ai 20 nel Mediterraneo occidentale e meno di 300 in Atlantico. La specie è pertanto da considerarsi a serio rischio di estinzione. La Società Zoologica di Londra, in base a criteri di unicità evolutiva e di esiguità della popolazione, considera la Monachus monachus (questo il nome scientifico) una delle 100 specie di mammiferi a maggiore rischio di estinzione. Non ci resta che rilanciare, quindi, l’appello già rivolto nel giugno 2017 ad un intervento immediato delle autorità nazionali, in particolare del Ministero dell’Ambiente per avviare tutte le azioni necessarie per la salvaguardia dell’habitat della foca monaca anche nell’amena terra del Salento. Ovviamente a tutti i fortunati che avranno l’occasione di avvistarla, raccomandiamo di mantenere la giusta e dovuta distanza per evitare d’impaurire l’esemplare di una specie che merita il massimo rispetto e prudenza in qualsiasi tipo di approccio.