Il nuovo libro di Massimo Carlotto: “E verrà un altro inverno”

L’inventore della serie di Marco Buratti detto l’Alligatore, Massimo Carlotto, ritorna nelle librerie e sulle maggiori piattaforme e-commerce online, dal 27 aprile, con un nuovo capolavoro letterario intitolato “E verrà un altro inverno”, un romanzo di 240 pagine edito da Rizzoli. L’autore è noto per i suoi libri “Il fuggiasco”, “Niente più niente al mondo”, “L’alligatore” etc dai quali sono stati tratti molte pellicole cinematografiche. In questa nuova opera il giornalista e sceneggiatore si focalizza sul ruolo della società con le diverse figure femminili che si muovono fra le pagine di problemi creati da una serie di uomini, padri, mariti, amanti, cercando di crescere e di prendere per mano sempre la vita. Un noir di soldi e sangue nello stile e interessi di Carlotto, raccontando la cronaca del lato più nero di una certa borghesia di provincia del nostro Nordest imprenditoriale, lo stesso titolo dato 15 anni fa a un romanzo, i cosiddetti “maggiorenti”‘ locali che cercano di predominare dal punto di vista economico e sociale sul territorio. Al centro del romanzo ruotano le due figure principali Bruno Manera, un ricco immobiliarista cinquantenne, e Federica Pesenti, anch’essa una ricca trentacinquenne e proveniente da una dinastia di imprenditori del Settentrione, che nonostante le loro immense possibilità economiche si troveranno a vivere in un modo cadente e squilibrato. Poi una sera si apre una scia di sangue dove Bruno Manera viene assassinato in circostanze misteriose da parte di Roberto Vardanega (anche se il lettore sa subito cosa è accaduto) e sul quale comincia a indagare il maresciallo dei Carabinieri Piscopo. In questo romanzo si analizza anche la buona gente che non sempre esprime il meglio di quello abitante nelle loro menti e proprio il compito di Massimo Carlotto sarà quello di strappare la “maschera apparente” di questi personaggi e scoprire la cruda verità di chi si è per davvero. Come spesso accade nella nostra società vi è la contrapposizione tra chi ha troppo e chi ha poco… Buona lettura!
“Bere, fumare e ascoltare blues sono le cose che preferisco in assoluto. Subito dopo ci metto fare l’amore”. (Personaggio Alligatore)
SINOSSI
Bruno Manera e Federica Pesenti sembrano una coppia felice. Lui è un ricco cinquantenne, lei di anni ne ha trentacinque ed è l’erede di una dinastia di imprenditori della “valle”, operoso distretto del Settentrione dove dominano i maggiorenti, l’élite dei capitani d’industria che ha costruito l’ordine del duro lavoro per tanti, del profitto per pochi e delle menzogne per tutti. Su insistenza di Federica, Bruno accetta di trasferirsi in paese, varcando la frontiera invisibile della provincia profonda. Ma quando Manera comincia a subire una serie di gravi atti intimidatori, la situazione precipita. Ad aiutarlo c’è solo Manlio Giavazzi, un vigilante dalla vita sfortunata, convinto che certe faccende vadano risolte tra paesani. Poi il caso gioca un tiro mancino e in una girandola di fulminanti colpi di scena scivoliamo nelle pieghe di un mondo marcio – il nostro – in cui l’amicizia è il vincolo di un’associazione a delinquere, l’amore una speculazione, il matrimonio un campo di battaglia, la solidarietà tra conterranei un patto d’omertà e la famiglia una connection criminale. Massimo Carlotto strappa la maschera a personaggi avvelenati dagli inganni delle loro doppie vite, perché l’avversario è chi ti dorme accanto e il nemico è colui di cui ti fidi. Nel segno della fatalità sovverte la logica del poliziesco, mostrando senza reticenze la ferocia inconfessabile della brava gente e inchiodandoci all’enigma che nessuna detection può risolvere: il mistero di chi siamo davvero.

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