Sbalordito alla vista del mitile di dimensioni notevoli
Quindicenne va a pescare e trova nel fiume Volturno una iper cozza lunga 20 cm, di oltre mezzo chilo. E’ rimasto basito, senza parole, il quindicenne casertano che- durante una tranquilla e rilassante battuta di pesca, ha trovato una grande cozza. Mai- aveva visto nulla di simile. Si è stropicciato gli occhi, poi, si è chinato per raccogliere l’enorme mitile. Oltre dieci volte più grande di una normale cozza. Lunga 20 cm, larga dieci, spessore e diametro da guinness. Cinquecentoventi grammi, il peso. Numeri eccezionali, considerando le normali misure e peso di una comune cozza. Ha subito pensato di aver trovato una “mostruosa e inquietante creatura”, sviluppatasi a dismisura nelle acque, non proprio limpide del fiume Volturno. Dopo qualche ora, Internet ha svelato l’arcano. Trattasi di bivalve (conchiglia di mollusco formata da due valve unite a un'estremità) di acqua dolce , denominata Anodonta. Oltre a essere di acqua salata, il mollusco è anche di acqua dolce. Paradossalmente, è anche indicatore della salubrità delle acque. Cozza di fiume, che, però a differenza di quelle di mare, oltre alle dimensioni, non ha filamenti che servono per farla rimanere attaccata al fondo o allo scoglio. Le valve presentano all'esterno un colore brunastro con delle variegature verde oliva, mentre all'interno hanno un colore madreperlaceo. La parte carnosa si presenta di colore giallo rosato. A differenza delle tipiche cozze di mare, quelle di fiume sono dotate di mobilità e si trovano sulla superficie dei fondali limosi del fiume oppure sulle rive di tali fondali, annidate tra i ciuffi di radici dei salici che sporgono direttamente nell'acqua. Questo tipo di mitile fluviale può essere mangiato da solo o utilizzato per preparare ottimi sughi. Il quindicenne, però, ha avuto timore e non l’ha mangiato.