Noemi, Ruby ecc… ecc…
Potrebbe essere il sequel del film “Amici miei”, dove un gruppo di attempati signorotti della buona borghesia, ne facevano di tutti i colori, scherzi, linguaggio truculento, ma purtroppo non è così; quello che si sta venendo a sapere in questi giorni non è la trama di un film, ma la dura realtà. L’attore principale della vicenda è una delle personalità più importanti della politica italiana. Una sera, una sua compagnuccia di giochi all’epoca anche minorenne, era stata fermata per furto ed era interrogata nella questura di Milano. Che fa allora il nostro buontempone? Telefona alla suddetta questura e, scherzetto! Si inventa di trattare la ladruncola con i guanti di velluto, perché nipote di un potente capo di stato. A quanto dicono la telefonata non ha corrotto i responsabili. Sta di fatto però che la ragazzina se ne è potuta andare per i fatti suoi già quella sera stessa. Dopo questo episodio si è appurato che molto spesso la stessa, si era trattenuta nella casa del facoltoso uomo politico scortata da un famoso anzianotto giornalista. Dovremo essere abituati a questi comportamenti, visto che non si è ancora spenta l’eco di una precedente storia dello stesso protagonista con un’altra minorenne, che vista la giovanissima età non poteva che chiamarlo “Papi”. D’altra parte bisogna giustificarli poverini, lavorano tanto per rendere la situazione economica italiana così perfetta, che ben possiamo perdonare loro qualche bricconata! Simpaticoni!