Comunali 2011, Della Peruta, la vecchia politica vuole riprendersi la nostra città

“In occasione della nuova tornata elettorale che dovrà eleggere un nuovo sindaco ed un nuovo Consiglio, leggo, con orrore, che sono in procinto di ricandidarsi politici che sono da trenta anni sempre pronti ad occupare poltrone ed a cambiare casacca”. È quanto ha affermato Raffaele Della Peruta, presidente cittadino e vice presidente provinciale del Forum Giovani, che è pronto a scendere in campo con una lista formata da soli giovani, uomini e donne che hanno a cuore la loro drammatica situazione in materiia di occupazione e di politiche giovanili. “La vecchia politica vuole riprendersi la nostra città” – ha proseguito Della Peruta – “ma Noi non ci stiamo! Siamo stanchi di vedere la "vecchia politica” cercare di prendere il sopravvento…..si, la "vecchia politica" indisponente e arrogante, fatta di favori personali e clientelari, di nomine ad amici e parenti, di concessioni a chi paga e regala. Siamo stanchi di vedere ancora "vecchie facce", sentire ancora "vecchi nomi" che utilizzano i nostri voti per fare ancora una volta e senza un minimo di vergogna i propri comodi, senza preoccuparsi minimamente dei veri problemi che attanagliano la nostra città e soprattutto il mondo dei giovani, ai quali non importa a nessuno. Sinora” – ha aggiunto l'ex esponente di AN Giovani – “non ho sentito nessuno dei papabili al ruolo di sindaco o consigliere comunale parlare dei nostri problemi. Quanto detto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è sacrosanto: è necessario (e solo noi giovani e chi crede in noi possiamo riuscire) un salto di qualità della politica, essendone in giuoco la dignità, la moralità e la capacità di offrire un riferimento e una guida; – noi giovani non siamo semplici spettatori, perchè la politica siamo anche noi, in quanto possiamo animarla e rinnovarla con le nostre sollecitazioni e i nostri comportamenti, partendo dalle situazioni che concretamente viviamo, dai problemi che ci premono. Per liberarci da vecchie e nuove rendite di posizione occorre coraggio politico e sociale e noi non siamo legati a nessuno”.

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