Seminario sulla normalità post-pandemia nell’immaginario dei Docenti e dei Dirigenti

La pandemia che ha interessato non poco l’Italia e non ha risparmiato il variegato mondo della scuola con l’adozione del primo lockdown ha costretto i “tecnici” e gli “esperti” della scuola a interrogarsi sul suo passato, sul suo presente e sul suo futuro.
Il Sociologo, Antropologo e Filosofo Bruno Latour (27 giugno 1947, Beam, Francia), Professore Ordinario dell’Istituto di Studi Politici di Parigi e della Scuola di Economia e Scienze Politiche di Londra, vincitore nel 2013 del premio “Holberg”, in uno scritto propose un esperimento per immaginare il mondo post-pandemico e cogliere l’opportunità di cambiare il mondo pre-pandemico. L’obiettivo dell’esercizio era quello di stilare un inventario e sulla scorta di esso avanzare nuove proposte per il futuro. Ispirato dalla suggestiva proposta di Latour nel giugno del 2000 il gruppo di Ricerca sulle Piccole Scuole dell’istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa – INDIRE – con l’Istituto di Ricerca sulla Popolazione e le Politiche Sociali – IRPPS – e con l’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici – A.N.DI.S. – avviò un progetto di ricerca con l’intento di registrare le pratiche didattiche sviluppatesi nelle piccole scuole negli ultimi decenni e verificare quali di queste non sarebbero più funzionali e quali conservare e semmai anche potenziandole in un prossimo futuro.
L’indagine si è avvalsa del contributo di 206 operatori scolastici, tra docenti e dirigenti (50% del nord, 11% del centro e 33% del sud) che hanno delineato ciò che andrebbe conservato e difeso e ciò che si ritiene superato e, quindi, andrebbe sostituito.
L’A.N.DI.S. a tal proposito ha scritto che “Il quadro che è emerso dalle risposte fornite, restituisce quella che i ricercatori definiscono una <visone crepuscolare>, fatta di luci e ombre ma che offre comunque interessanti spunti di riflessione per il dibattito contemporaneo sui processi di trasformazione della scuola”. Di questo si è discusso, costruttivamente e proficuamente, venerdì 18 giugno u.s. nel seminario online “Nel crepuscolo dell’ora di lezione – Un momento di restituzione dei risultati della ricerca per comprendere come la scuola si posizioni verso una nuova normalità”. L’incontro, con modalità webinar, si è aperto con i saluti di Mario Paolucci, primo ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR – e Direttore dell’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e Politiche Sociali – IRPPS -. A seguire si sono succeduti gli interventi di Paolino Marotta, Presidente dal 2014 dell’A.N.DI.S., associazione professionale di dirigenti scolastici che, fin dalla sua costituzione, 1988, svolge attività di ricerca, formazione, aggiornamento, informazione e documentazione a favore degli associati e più in generale di tutto il personale della scuola; Paolo Landri, primo ricercatore del CNR-IRPPS, delegato per l’unità separata di Fisciano (SA), responsabile dell’Istituto Innovazioni e Politiche Sociali – INPOS – e cofondatore del Laboratorio di Ricerca Interdisciplinare sull’Educazione e Digitalizzazione; Giuseppina Rita Jose Mangione, Phod in Telematica e Società dell’Informazione, prima ricercatrice INDIRE, esperta di processi di supporto all’innovazione nella scuola con attenzione alla formazione e alla documentazione delle pratiche educative e responsabile della struttura di Ricerca Innovazione Metodologica e Organizzativa nelle scuole piccole; Giuseppina Cannella, prima ricercatrice INDIRE con esperienza a Bruxelles presso European Schoolnet – EUN – e studiosa ed esperta di modelli di didattica a distanza e dell’analisi di processi di innovazione nella scuola che riguardano anche il rapporto tra spazio e apprendimento e in modo particolare di modelli di innovazione per scuole con pluriclassi e/o di piccole dimensioni; Laura Parigi, ricercatrice presso l’INDIRE e addetta alla formazione in servizio degli insegnanti e alla documentazione e alla disseminazione delle pratiche educative; Maria Chiara Pettenati, Dirigente di Ricerca presso l’INDIRE e responsabile dei modelli e dei criteri di qualità per la formazione degli insegnati in ingresso e in servizio nel contesto di piani nazionali affidati all’INDIRE dalla Direzione Generale per il Personale Scolastico del MIUR; Gianna Cappello, Docente di Sociologia dei Media Digitali e dell’Educazione dell’Università degli Studi di Palermo e Franco Lorenzoni, maestro della scuola primaria dal 1978 al 2018 e Presidente Nazionale del Movimento di Cooperazione Educativa – MCE – e fondatore, nel 1980 ad Amelia (TR), della Casa-Laboratorio, un Centro di Sperimentazione Educativa.
I dati emersi nel predetto webinar costituiranno certamente una solida base per proseguire in successivi incontri per contribuire a “creare” una scuola sempre più rispondente ai bisogni educativi dei discenti e per rispondere adeguatamente alle mutate esigenze del territorio e della società.

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