Spike – Cosa succede nel nostro organismo quando viene penetrato da un corpo infetto?

Noi esseri umani e tutti gli organismi viventi siamo dotati di un sistema immunitario straordinario che, per svolgere la sua funzione di difesa, deve operare in ambiente più caldo rispetto alla temperatura esterna di 37°C. Tale sistema immunitario ci permette di difenderci da tutti gli agenti esterni che possono ledere i nostri organi vitali.
Siamo nel 2021 e già da circa un paio d’anni si combatte contro questo virus che sta mietendo vittime a livello mondiale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato lo stato di salute come completo benessere fisico mentale non meramente assenza di malattia e l’articolo 32 della nostra costituzione salvaguardia la salute dell’individuo anche nell’interesse della collettività, per cui si sono rese necessarie alcune precauzioni quali: l’uso della mascherina per evitare che gocce di droplet possano infettare per via aerea organismi nocivi invisibili, distanziamento sociale di un metro e divieto di assembramento.
Purtroppo si è dichiarata conclamata la pandemia poiché a livello mondiale siamo risultati impotenti davanti a migliaia di morti collassando ospedali, sale intensive, obitori.
L’artefice di questo flagello è il Covid-19 virus creato in laboratorio da un bioterrorista(?).
I virus sono microorganismi che non vivono una vita autonoma poiché mancanti di qualche elemento a livello dell’atomo. Esso vive attaccandosi al D.N.A. dell’organismo che lo ospita e muore quando muore la cellula attaccata a lui.
L’organismo vivente grazie al sistema immunitario che è composto tra l’altro da proteine denominate immunoglobine,
queste piccolissime guerriere cosa fanno quando un corpo estraneo invade il nostro organismo?
Esse prendono vari nomi perché ve ne sono di diverse. Quelle che a noi interessano ai fini della trattazione dell’argomento sono le immunoglobine M e le immunoglobine G. Quando un corpo infetto entra nell’organismo interviene in nostra difesa l’immunoglobine M. Quella che ci fa rimanere a bocca aperta è l’immunoglobina G che interviene dopo una settimana. Cosa fa questa guerriera? Crea la memoria del corpo nocivo all’organismo in maniera tale che se il corpo viene attaccato di nuovo dal nemico, si trova preparato ad affrontarlo e ad annientarlo. Solo che questo virus Covid-19 è mutante cioè cambia a momenti per cui il nostro organismo si trova ad affrontare un nemico più grande delle proprie forze.
Allora i ricercatori hanno cercato di creare, nel più breve tempo possibile, un vaccino. Il vaccino si basa sulla funzione dell’immunoglobina G, cioè crea la memoria in laboratorio, in maniera tale il corpo non si trovi impreparato ad affrontare il nemico invisibile.
Quindi lo spike, chiodo, la proteina dell’AstraZeneca, come una puntina entra nel nostro sistema immunitario per creare una barriera difensiva, uno scudo che però comporta anche conseguenze negative. Difatti ci sono stati dei casi di persone che dopo l’AstraZeneca hanno avuto emorragia cerebrale o ictus. Ciò vuol dire che bisogna preparare l’organismo con una terapia anticoagulante quale è l’eparina. Cosa difficile per il gran numero di persone da trattare.
Allora si è pensato di agire diplomaticamente. Si è studiato che i casi a rischio sono molto meno dei casi vivi.
Chi già ha avuto il Covid non può avere vaccino perché già ha creato anticorpi per cui iniettando proteine tipo G in laboratorio non si fa altro che creare una bomba.

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