“Voci per la libertà” 2021 festeggia i 60 anni di Amnesty International
“Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”, lo storico festival che unisce musica e diritti umani, festeggerà nella sua 24a edizione i 60 anni di Amnesty International. Lo farà con la consegna del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big ai Negramaro, con le finali del Premio nella sezione emergenti e con molti ospiti e iniziative collaterali. Un ampio programma che toccherà per cinque giorni la provincia di Rovigo: il 17 luglio Adria e poi dal 22 al 25 luglio Rosolina Mare.
Media partner ufficiale sarà Rai Radio1, che proporrà anche dei collegamenti in diretta dal festival.
Fra gli ospiti di “Voci per la libertà” ci saranno Yo Yo Mundi, H.E.R., Vallanzaska, Giulio Wilson, Francesca Incudine, Agnese Valle ed il progetto Jonathan Livingston, mentre le finali della sezione Emergenti del Premio Amnesty vedranno in lizza Aftersat, Blindur, Donix, Innocente, Olivia XX, Ozora, Picciotto e Miriam Ricordi. A completare il programma, il film sui 60 anni di Amnesty International, gli aperitivi tra musica e parole e due mostre sui diritti umani, mentre la conduzione delle serate sarà affidata a Savino Zaba e Carmen Formenton.
Il filo conduttore del festival sarà appunto il sessantesimo anniversario di Amnesty International. L’organizzazione per i diritti umani è nata infatti il 28 maggio 1961 e da allora ha moltiplicato le battaglie contro la tortura e la pena di morte e per i diritti sociali ed economici di tutte le persone. Dopo 60 anni di attività e un premio Nobel per la pace, l’impegno di Amnesty International non si ferma, grazie a 12 milioni di sostenitori, soci e attivisti presenti in buona parte degli stati del mondo.
“Tutto è pronto per una nuova straordinaria edizione del nostro festival” dichiara Riccardo Noury, portavoce italiano di Amnesty International. “Come sempre, coniugheremo musica e diritti ricordando quest’anno i venti anni trascorsi dal G8 di Genova e le gravissime violazioni dei diritti umani che vennero commesse nel 2001 e la prolungata detenzione illegale di Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna in carcere senza processo e senza potersi difendere ormai quasi da un anno e mezzo”.
Due mostre accompagneranno il festival. Una sarà “60 volti per 60 anni”, una raccolta di ritratti, uno per ogni anno, dalla fondazione del movimento a oggi, realizzata appositamente da Gianluca Costantini. L’altra, intitolata “Free Patrick Zaki: prisoner of conscience”, raccoglie i poster vincitori all’edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow”.
Durante il festival verrà lanciata “Stand Up for Victims” il progetto promosso dall’ONG COSPE e da Amnesty Italia in sostegno delle vittime dei crimini d’odio.
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito con prenotazione sul sito: www.eventbrite.it/o/voci-per-la-liberta-30579724078
Il calendario di “Voci per la libertà” 2021 prenderà il via con un’anteprima sabato 17 luglio ad Adria in Piazza Cavour, alle 21.30. A salire sul palco saranno i Vallanzaska, band pioniera dello ska-punk in Italia che festeggia il trentennale, e Giulio Wilson, vincitore del premio della critica a Voci per la libertà nel 2019, da poco uscito con il suo nuovo album “Storie vere tra alberi e gatti”. Alle 18.30 ai Giardini Zen, in collaborazione con l’Associazione REM, si presenteranno due libri: “Ma quale vacanza d’Egitto?! Arresto accidentale di un cantante” con l’autore Davide Romagnoni (cantante dei Vallanzaska) e “Perché abolire il carcere. Le ragioni di «No Prison»” con l’autore Livio Ferrari.
Da giovedì 22 luglio a domenica 25 luglio sarà l’arena spettacoli di Piazzale Europa a Rosolina Mare a ospitare le semifinali e la finale del Premio Amnesty Emergenti insieme a importanti ospiti.
La prima serata sarà interamente dedicata ad Amnesty International. Alle 21.30 ci sarà la proiezione di “Candle in barbed wire”, un docufilm con regia di Fabio Masi sui sessant’anni di battaglie di Amnesty International per la difesa dei diritti umani attraverso le parole di artisti, difensori dei diritti umani e materiale storico. Verrà presentato al pubblico anche il progetto “Stand Up for Victims” promosso dall’ONG COSPE e da Amnesty Italia in sostegno delle vittime dei crimini d’odio. A seguire l’inaugurazione delle due mostre presso il centro congressi: “60 volti per 60 anni” di Gianluca Costantini e “Free Patrick Zaki: prisoner of conscience”, concorso internazionale.
Da venerdì 23 a domenica 25 spazio alla musica con gli ospiti, il contest per la sezione emergenti del Premio Amnesty e gli aperitivi tra musica e parole.
Venerdì l’ospite sarà H.E.R., artista poliedrica, violinista, compositrice, attrice, performer, che l’anno scorso è stata la vincitrice assoluta del Premio Amnesty International Italia nella sezione emergenti. Ad aprire la serata gli studenti dell’IIS Primo Levi di Badia Polesine che presenteranno il brano inedito “Tutta questa libertà”, legato al progetto “Jonathan Livingston”.
Sabato 24 luglio sarà la volta di un nome storico della musica italiana come gli Yo Yo Mundi, da poco usciti con un nuovo album, “La rivoluzione del battito di ciglia” ed in nomination quest’anno per il Premio Amnesty Big con il brano “Il silenzio che si sente”. In apertura la cantautrice Francesca Incudine, vincitrice della Targa Tenco nel 2018 come miglior album in dialetto, che presenterà il brano “Zinda”, dedicato a Sabeen Mahmud, giovane attivista per i diritti umani assassinata in Pakistan.
Gran finale poi domenica 25 luglio con l’assegnazione del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big ai Negramaro per la miglior canzone sui diritti umani, “Dalle mie parti”, contenuta nel loro ultimo album certificato Disco D’oro “Contatto” (Sugar). In apertura si esibirà la cantautrice Agnese Valle, vincitrice l’anno scorso del Premio della Critica e da poco uscita con l’album “Ristrutturazioni”, che sta portando in tour in tutta Italia.
Giuliano Sangiorgi alla notizia della vittoria del Premio ha voluto ringraziare “tutti quelli che hanno compreso fino in fondo il testo di questa canzone e non sono caduti nella tentazione, comune a molti in questi periodi bui, di dirmi: ‘sei un cantante, canta!’. Sì, sono un cantante e canto quello che penso e penso quello che canto, e quando si tratta di diritti umani, non c’è silenzio che tenga”.
Come sempre il fulcro del festival sarà il Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti. In concorso otto progetti artistici di grande qualità, ognuno con un brano sul tema dei diritti umani. Nella prima semifinale di venerdì si affronteranno: Blindur da Napoli con il brano “3000x”; Olivia xx da Viterbo con “Solo una figlia”; Miriam Ricordi da Pescara con “Siamo sordi davvero”; Picciotto da Palermo con “Bimbi”; per la seconda semifinale di sabato: Aftersat da Napoli con il brano “Sanpapiè”; Donix da Napoli con “Siriana”; Innocente da Lecce con “Tempo binario”; Ozora da Torino con “Vista mare”.
Domenica 25 sarà la volta della finale con i cinque migliori artisti delle due semifinali che, oltre al premio assoluto per il miglior brano sui diritti umani (a cui andrà la produzione di un videoclip o di un singolo), si contenderanno: il Premio della Critica, il Premio della Giuria Popolare e il Premio Noise Symphony Music e Indieffusione che prevede la distribuzione e la promozione di un singolo.
La prestigiosa e folta giuria tra semifinali e finale sarà composta da: Claudio Agostoni (Radio popolare), Giò Alajmo (Spettakolo.it), Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Francesca Cesarotti (Amnesty Italia), Francesca Corbo (Amnesty Italia), Nicola Dalla Pasqua (Amnesty International Veneto), Katia Del Savio (Indiana Music Mag), Enrico Deregibus (giornalista e operatore culturale), Daniela Esposito (ufficio stampa), Roberta Giallo (Cantautrice), Michele Lionello (direttore artistico Voci per la Libertà), Ivan Malfatto (Gazzettino), Gianluca Mura (Radio41), Riccardo Noury (portavoce Amnesty International Italia), Mattia Pace (manager musicale), Angelo Pangrazio (Tgr Veneto), Duccio Pasqua (Rai Radio1), Irene Pederzini (Ala Bianca), Francesco Pozzato (Voci per la Libertà), Silvia Rotelli (Inalienabile, musica e diritti umani), Adila Salah (Indieffusione/Noise Symphony), Giordano Sangiorgi (MEI e Rete dei festival), Marcella Sullo (Rai Radio1), Agnese Valle (cantautrice e vocal coach).
Tutte le giornate inizieranno con un appuntamento alle 18.30.
I primi tre saranno degli aperitivi tra musica e parole al Chiringuito in Anguriara (sul lungomare) per presentare tre libri. Si parte giovedì 22 con “I giorni delle cicale” (Apogeo) con l’autore Francesco Casoni e l’accompagnamento musicale di Enrico Buoso; venerdì 23 “Web Love Story” (Pendragon) con l’autrice e cantautrice Roberta Giallo, che, intervistata da Marco Cavalieri, proporrà anche alcuni brani; sabato 24 sarà la volta di “Francesco De Gregori. I testi. La storia delle canzoni” (Giunti) con l’autore Enrico Deregibus che converserà con Duccio Pasqua, con interventi musicali dei Marmaja.
Domenica 25 l’appuntamento pomeridiano sarà invece al Centro congressi di Piazzale Europa, sempre alle 18.30, con Giuliano Sangiorgi (leader dei Negramaro vincitori del Premio Amnesty International Italia, Sezione Big) e il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, che incontreranno pubblico e giornalisti.
Dichiara Michele Lionello, direttore artistico di Voci per la Libertà: “Torniamo anche quest’anno con il festival musicale dedicato ai diritti umani, che si avvicina al quarto di secolo e che neanche l’anno scorso si è fermato. Credo che tutti gli artisti ci sapranno regalare un bellissimo spettacolo: la grande festa di musica e diritti umani. Un programma di grande respiro, i cinque giorni di appuntamenti in calendario propongono una forte attenzione da una parte ai giovani e dall’altra ad artisti di primo piano su scala nazionale. Il tutto per tornare ad animare la provincia di Rovigo con un programma costruito come segno di ripartenza del settore artistico e culturale”.