Panico, Berlusconi dopo il rinvio a giudizio immediato si dimetta immediatamente
Il gip di Milano Cristina Di Censo ha disposto il giudizio immediato per Silvio Berlusconi per i reati di concussione e prostituzione minorile nell'ambito del caso Ruby. Il Gip ha inoltre fissato l'udienza che si terrà davanti alla quarta sezione penale per il prossimo 6 aprile alle ore 9.30. Il giudizio immediato, che viene disposto quando la prova viene considerata evidente, prevede il salto dell'udienza preliminare e lo svolgimento del processo. “Nel caso dei reati contestati a Berlusconi (concussione e prostituzione minorile)” – ha affermato Pasquale PANICO della Federazione di Sinistra – “la competenza a giudicare è del tribunale collegiale, formato da tre magistrati. Il decreto di giudizio immediato contiene anche l'avviso che l'imputato può chiedere il giudizio abbreviato ovvero l'applicazione della pena su richiesta (il cosiddetto 'patteggiamento'). Decorsi i termini previsti per la richiesta di giudizio abbreviato, il decreto di giudizio immediato è trasmesso con il fascicolo al giudice competente per il giudizio. Davanti al collegio i difensori potrebbero riproporre una serie di eccezioni, tra cui quella relativa alla competenza. Per la concussione è prevista una pena dai 4 ai 12 anni, per la prostituzione minorile dai 6 mesi ai 3 anni. Berlusconi non deve vergognarsi soltanto del disonore con cui ha travolto il Paese e del discredito che oggi insudicia la presidenza del Consiglio. Il 28 maggio del 2009, a un mese dall'inizio dell'affaire Noemi, disse: "Giuro sulla testa dei miei figli di non aver mai avuto relazioni "piccanti" con minorenni. Se mentissi, mi dimetterei immediatamente". Berlusconi deve vergognarsi per le relazioni intrattenute dal 2009 al 2010 con due minorenni (Noemi e Ruby). Deve vergognarsi per aver mentito al Paese. Deve vergognarsi per non essersi ancora dimesso” – ha concluso Panico – “Il nostro premier purtroppo si sente di poter dire e fare ciò che vuole, grazie alla nostra Italia popolata da troppi cortigiani”.