Non è un Sanremo per vecchi
Siamo al secondo appuntamento con il Festival della canzone Italiana e si sente…meno attesa, meno emozione del Capitano e della sua squadra, meno cimeli…più chiacchiere inutili.
Il La lo da la bacchetta di Daniel Ezralow, il coreografo fa danzare corpi corpi scintillanti fino a fargli formare la scritta Sanremo. Pucci sceglie di far apparire la Canalis in un bianco candido,
(derierre) la bella argentina è in un nero Fendi. Ferragamo riesce a far risplendere anche Gianni Morandi in uno smoking lamè. Dopo gli infiniti elogi di Belen alla mamma: " la mamma è sempre la mamma", "senza di lei non sarei qui" ecc.. le vallette provano la carta dello "sbaciucchiamento" tanto per far smentire ( o alimentare?) le polemiche che le vogliono in una "sana" concorrenza. Uno spunto di finta amicizia fraterna serve al cantante-presentatore per far riattaccare con la solita cantilena della squadra, del gruppo sempre più unito..proprio lui che è cresciuto con la filosofia che " uno su mille ce la fa ", un bravo capitano che non può fare a meno di graziare le marachelle di Luca & Paolo che sempre più vivaci si scaraventano verso il direttore di Raiuno Mauro Mazza e il direttore artistico Gianmarco Mazzi : «Direttore ci scusi se ieri l'abbiamo preso per i fondelli» e s'inchinano al direttore di Rai Uno rifilandogli un bouquet di fiori gialli. Sul palco sale la guest star della serata Andy Garcia e tutta Hollywood va in scena con i racconti sul Padrino, Gli intoccabili ,I colori dell'anima (film su Modigliani) e un Garcia tutto italiano per indigestione «Mangio tanto», dice. Morandi prova con una pseudo-intervista a strappare qualche dichiarazione sul Ruby-gate, ma Andy è uno serio e preferisce commuoversi ricordando la sua Cuba con un «Cuba libre…» duettato con il presentatore. Si agitano in una danza quasi tribale le due belle, ed Ely cerca di emergere spiccando un fluent english tutto hollywoodiano! Sarà stata l'emozione, alcune pagine di storia non ripassate ma il nostro amato Gianni parlando con Andy Garcia ricorda le celebrazioni dei «150 anni dalla nascita della Repubblica italiana»,non erano i 150 dell'Unità d'Italia? Possiamo ridere di sano gusto con le gag dei comici milanesi che non risparmiano neanche lo scrittore Saviano: C'è la mafia… «Lo so, lo so», e ancora : «Hai mai sentito qualcuno che faccia satira su Saviano e Santoro?» chiede uno. «Non si può, non si può». Per equa spartizione di satira passano a quel politico-industriale che non ha capelli e crede di essere padrone del mondo, continuano«Uno che sta a Roma e sembra fatto apposta per farci satira».
Sul palco la prima a salire è Natalie che al pianoforte canta «vivo sospesa», poi Al bano ri-canta la sua «amanda è libera» e ancora una casta Patty Pravo e la gioiosa"tre colori" di Tricarico.
Polemiche per la coppia Madonia-Battiato accusati di autoplagio per la canzone "l'alieno", poi Max Pezzali con «Il mio secondo tempo»e i La Crus (accompagnati dalla soprano Susanna Rigacci) con «Io confesso» . Sul palco dell'Ariston Raquel del Rosario e Luca Barbarossa sono presentati in coppia da Belen ed Elisabetta e poi Davide Van De Sfroos. Per i giovani Serena Abrami con la canzone «Lontano da tutto" e la nostra capuana Gabriella Ferrone.Ancora Raphael Gualazzi. Il 61 Festiva di Sanremo ma soprattutto la più volte menzionata giuria dei 300 giurati bocciano ( per ora ), gli «anziani» Patty Pravo e Al Bano. Sanremo non è un Festival per vecchi!