Incidente Minibus Capri, parla un testimone
L’autista ha fatto tutto il possibile per salvarci, è ciò che afferma un testimone che si trovava a bordo del bus precipitato a Capri.
Il passeggero dichiara che una ruota del veicolo sarebbe improvvisamente sbandata e l’autista avrebbe tentato in tutti i modi di fermare il mezzo, cercando di accostare per evitare danni non riuscendo nell’intento.
Che sia per un malore (ipotesi non confermata dai primi accertamenti sul corpo) o per un’eventuale guasto, dunque, l’autista Emanuele Melillo, avrebbe cercato di fermare il mezzo accostando al lato destro della carreggiata, per evitare di precipitare verso la scogliera, stando alle parole del testimone, Emanuele avrebbe provato, con grande sforzo, a sterzare verso sinistra per cercare di deviare il corso del mezzo che stava vistosamente accostando al lato destro della strada, per poi precipitare.
Sull’accaduto la Procura di Napoli ha aperto un fascicolo per disastro colposo, ponendo al centro delle indagini, lo stato del mezzo, soprattutto freni e ruote, ed anche le condizioni della ringhiera, anche in ragione del fatto che come si vede nella ripresa delle telecamere di sorveglianza della caserma della Guardia di Finanza, la ringhiera oppone una resistenza minima all’autobus, che arriva a bassa velocità e si appoggia ad essa, non effettuando manovre improvvise ed azzardate, tale circostanza ha indotto i sindacalisti dell’Usb, ad effettuare un sopralluogo sul posto dell’incidente dal quale è stato messo in risalto che la barriera stradale di via Marina Grande, a Capri, era vistosamente danneggiata, arrugginita e per questo non solida a sufficienza, come avrebbe dovuto essere una barriera di protezione, il sindacato inoltre attraverso una nota scrive che: “tale situazione avrebbe imposto già da tempo interventi di miglioramento delle barriere attraverso l’installazione di guard rail, in risposta il Sindaco dell’isola azzurra Marino Lembo, aveva precisato che le condizioni della ringhiera e manutenzione di quest’ultima sono di competenza della Città di Napoli. Altro punto dolente posto in evidenza dal sindacato è che L’ATC, l’azienda affidataria a mezzo concessione della Città Metropolitana del servizio di trasporto pubblico su Capri, aveva ritirato subito dopo l’incidente, dal servizio gli autobus più vecchi, riducendo così il numero di quelli attivi sull’isola, il Sindacato informa che chiederà all’azienda di porre in servizio tutto il parco autobus a disposizione, in modo d’assicurare le corse così come previste da contratto stilato, nonché di potenziare il servizio negli orari in cui c’è maggior affluenza, nel rispetto delle normative anti-Covid.
Ricordiamo che il minibus è precipitato lungo una scarpata per una ventina di metri finendo la sua corsa contro uno stabilimento balneare, a pochissimi metri dal solarium, dove i bagnanti stavano prendendo il sole.
Il mezzo è rimasto incastrato e tuttora non è stato possibile rimuoverlo; con molta probabilità si ricorrerà in questi giorni all’utilizzo di un elicottero per cercare di spostarlo.
Al momento con ordinanza emanata nei giorni scorsi, il Sindaco di Capri ha disposto la riapertura del tratto di strada con senso unico alternato e con un limite massimo di velocità di 10 chilometri all’ora, consentendo la circolazione esclusivamente alle forze dell’ordine, ai mezzi di soccorso e al servizio pubblico di taxi.