Evoluzione delle organizzazioni di nuova generazione
Il libro di recente pubblicazione dal titolo: Evoluzione organizzativa e sviluppo delle risorse umane, scritto da Emiliano Forino Procacci – Armando Editore -, intende rappresentare un utile strumento per tutti coloro che affrontano per la prima volta le tematiche relative alla gestione delle risorse umane e che desiderano approfondire alcuni aspetti fondamentali dello sviluppo storico della conoscenza all’interno delle strutture aziendali odierne.
Risulterebbe difficoltoso tracciare un profilo delle realtà aziendali che popolano il panorama economico attuale, se non si tenesse presente di quali e quanti profondi mutamenti si sono verificati nel corso del processo di industrializzazione. E’ proprio dagli assunti tayloristi e fordisti, che prende le mosse il viaggio che il libro in questione ci consente di compiere; il suo tema centrale, infatti, ruota intorno alla componente fondamentale del lavoro: l’uomo. Questi, come viene evidenziato nel testo, si è evoluto naturalmente mediante l’interazione con i suoi simili ed in rapporto con l’ambiente circostante, motivo per cui, qualsiasi forma organizzata deve essere strutturata a misura d’uomo e prevedere reciprocità al suo interno. Così nel corso del tempo, le realtà aziendali hanno progressivamente perso le sembianze di rigidi regolatori del lavoro volti unicamente all’aumento della produzione, in favore di una ben più funzionale “fisionomia” orientata verso la centralità dell’elemento umano, proprio perché si è capito che l’incremento produttivo non dipende unicamente da innovazioni tecnologiche o dal miglioramento dei processi produttivi, ma dalla valorizzazione dell’individuo e dalla motivazione che lo spinge a parteciparvi attivamente.
Nel testo viene evidenziato come siano stati fondamentali per la storia dell’evoluzione aziendale, gli studi intrapresi da Elton George Mayo e le sue ricerche in ambito industriale che, tramite l’analisi delle relazioni umane, consentirono di valutare in che misura le modificazioni delle strutture produttive dell’azienda hanno inciso sull’elemento umano e come sia possibile fare in modo che l’uomo si senta legato alla realtà lavorativa nella quale opera. L’accento è posto proprio sul potenziale umano che, se debitamente valorizzato, permette alle realtà organizzate di esprimere al meglio le energie latenti attuando misure organizzative che sviluppino e supportino la conoscenza tramite sistemi di knowledge management, tesi a rendere esplicite quelle cognizioni “tacite – implicite” maturate dagli individui per mezzo del lavoro e utili all’azienda. In questo ordine di idee chi scrive fa riferimento ad un illustre precedente, rintracciabile nel pensiero di un antico filosofo: Socrate. Il potente strumento della maieutica Socratica, che solo una poco attenta analisi potrebbe giudicare anacronistica, permetterebbe lo sviluppo della conoscenza all’interno delle organizzazioni aziendali, nonché il miglioramento delle attività produttive. La maieutica, infatti, può costituire un utile strumento per attivare interventi organizzativi volti al cambiamento ed alla crescita, finalizzati alla scoperta del potenziale umano (sommerso) presente in azienda. Ecco quindi configurarsi uno dei propositi del libro, ovvero quello di gettare un ponte fra passato e presente rivisitando in chiave moderna assunti che mai come ora possono essere considerati “al passo con i tempi”, giacché le acquisizioni di grande respiro che l’umanità ha realizzato nel corso del suo cammino appartengono a tutte le epoche.
In una prospettiva orientata alla centralità dell’elemento umano, il libro intende dimostrare quanto sia necessario considerare come fondamentali le prospettive offerte dalla formazione continua, dallo sviluppo delle conoscenze e dalla comunicazione, intesa come utile strumento per la diffusione di un clima aziendale che aggiunga “valore” alle dinamiche produttive. Queste, a loro volta, non avrebbero ragion d’essere se non fossero caratterizzate da una leadership “illuminata”, capace di attuare misure organizzative volte al miglioramento, che tengano conto del valore intrinseco dell’uomo. La centralità della figura del leader in qualsiasi struttura organizzata viene ampiamente analizzata nel testo, per mostrare come un leader debba essere anche un buon comunicatore, capace di trarre il meglio da ciò di cui dispone, di valorizzare le capacità intrinseche in ogni individuo considerando l’azienda come apparato vitale, la cui linfa è composta dalle risorse umane. Un’ulteriore novità presentata nel libro è costituita dal modello denominato “piramide graduata a specchio” che, se pur introdotto in chiave progettuale, può rappresentare un utile mezzo per effettuare analisi aziendali ed attuare interventi
organizzativi volti al cambiamento. Si tratta di uno schema che prende in esame lo
sviluppo degli stadi evolutivi (positivi) e di quelli involutivi (negativi) sia dei dipendenti d’azienda che dei manager, considerati in un contesto lavorativo dinamico. In esso si mostra come in base ad alcuni necessari interventi attuati dall’azienda, volti alla promozione della conoscenza e della formazione, i vari stadi evolutivi si dipanino lungo una scala graduata ascendente della vita lavorativa, mentre tale processo diviene discendente (perché improduttivo per l’azienda e non appagante per
l’individuo) in assenza di tali interventi. All’interno del testo non si è trascurato di
precisare che uno schema come quello proposto, può solo delineare una realtà che
rimane astratta a fronte della concreta vita aziendale che ovviamente è molto più
complessa.
L’opera “Evoluzione organizzativa e sviluppo delle risorse umane”, pubblicata dall’Armando Editore, sarà distribuita da Febbraio 2011. Alcune copie sono già state diffuse, raccogliendo i primi consensi anche da coloro che da anni lavorano nel settore Statale. In questi termini la Dott.ssa Emanuela Tumpici, funzionario della Corte dei Conti, ha giudicato positivamente il libro affermando che si potrebbe rivelare di estrema utilità anche per il settore pubblico.