Maniaci dello shopping

Oggi spendere, spendere, spendere…è diventato uno status. Viviamo nell’era del consumismo, in cui il nostro “ego” pretende di trovare soddisfazione nell’acquisto spesso irrazionale. Un irrefrenabile “impulso di shopping” attanaglia un po’ tutti. Comprare fa bene, lo sostengono anche diversi esperti, ma quando il desiderio diventa insostenibile, non si è più di fronte ad una leggera debolezza, bensì ad una vera e propria patologia, conosciuta come “shopping compulsivo”.
Circa l’80% degli italiani  è affetto da questa sindrome.
L’aspetto più preoccupante è che spesso chi compra non ne ha le possibilità. Secondo le statistiche chi soffre di questa forma maniacale ne viene colpito in media 8 ore alla settimana. Inutile opporsi. Circa il 74% delle volte in cui i soggetti avvertono l’istinto di comprare mettono mano al portafogli, rischiando il disastro economico.
La carta di credito, simbolo della cultura occidentale, diventa un facile alleato nell’acquisto sfrenato. Se da un alto si dipinge il consumatore come una persona sicura di sé, dall’altro “lo shopping dipendente” evidenzia come quell’ideale di autonomia e padronanza è solo un miraggio narcisistico.
“Un uomo non ti tratterà mai meglio di un grande magazzino”. È quanto recita Isla Fisher nella pellicola di Paul Hogan “I love shopping”.

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