Enzo Simone rende “MEMORIA” ai caduti e ai prigionieri di Giano Vetusto delle due grandi guerre
Domenica 29 agosto 2021, ore 20.00, nell’amena e accogliente cittadina di Giano Vetusto, in piazza Pozzillo, la locale Amministrazione comunale e la Pro Loco “Janus”, presenteranno il libro scritto da Vincenzo (Enzo) Simone “ALLA MEMORIA – Caduti e prigionieri gianesi nelle due grandi guerre” edito dal Comune di Giano Vetusto.
La presentazione sarà impreziosita dagli interventi del Sindaco di Giano Vetusto Dott. Antonio Feola, dal Presidente della Pro Loco Lorenzo Scialla e dal Presidente Provinciale dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci – A.N.C.R. – Ugo Romano.
Il libro verrà presentato dal Dirigente Scolastico Prof. Andrea Izzo e concluderà gli interventi Enzo Simone, autore del libro.
La manifestazione si avvarrà anche del contributo musicale dei Maestri Cecilia e Raffaele D’Iorio.
L’Autore, anche se da ben cinquantasei anni vive e risiede a Capua (dal 1965), in un primo tempo con la sua famiglia di nascita e successivamente con la sua “nuova” famiglia formata con “l’amore” della sua vita, Angela Rosa Russo, persona attenta, disponibile, premurosa e sensibile, figlia del compianto Sindaco di Pastorano Giuseppe Russo e sorella di quello attuale Vincenzo Russo, ha sempre “vissuto” le sensazioni, le problematiche, le emozioni, le vicissitudini della comunità gianese. Non si è mai sentito un ex, ma sempre un gianese “doc” e di questi tempi, dove distanza e lontananza creano facili barriere e dimenticanza, non è cosa di poco conto.
L’Autore, a scanso di equivoci, puntualizza che il prodotto realizzato “non è un libro di storia” ma è un lavoro per “onorare un debito” nei confronti dei concittadini gianesi che “hanno immolato la loro vita per difendere la Patria e la sua libertà, per scelta, per fedeltà o solo per caso” e molti tra questi sono stati ignorati dalla Storia, dallo Stato e dal proprio paese.
Enzo Simone con una certa sofferenza scrive che “Il loro sacrificio, fisico e morale, per anni reclusi in terra straniera, nell’assolata terra africana e indiana, in Canada, nella lontana Australia, nel Regno Unito e nei terribili campi tedeschi di concentramento, meritano almeno questo modesto ricordo scritto, che faccia conoscere, anche solo in parte e soprattutto a quanti ignorano, le loro sofferenze e i loro patimenti”.
Il libro non vuole essere solo la descrizione dei “figli” di Giano Vetusto che nella prima guerra mondiale, 1915-1918, e nella seconda, 1940-1945, hanno “bruciato” i migliori anni della loro vita e, purtroppo, molti di loro non hanno fatto mai più ritorno alle loro famiglie che trepidanti li hanno attesi inutilmente per molto tempo e i cui resti mortali giacciono in lontani e sconosciuti cimiteri senza un nome e senza un fiore ma “inquadra”, storicamente e socialmente, tempi e situazioni.
Le difficoltà per l’Autore nel reperire le notizie non sono state poche in quanto la quasi totalità dei “protagonisti” è scomparsa e nonostante ciò è riuscito, egregiamente, a risalire alle fonti orali e ai documenti.
È doveroso riconoscere ad Enzo Simone l’impegno e la dedizione che ha profuso nel “materializzare” notizie, confidenze, ricerche nelle biblioteche e negli archivi militari e civili e di tanto, si è certi, che la comunità della “sua” Giano Vetusto’ e non solo, gliene sarà grato perché come affermava Ugo Foscolo “Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda” e come di recente ha scritto lo storico e giurista Marco Corcione “La necessità di preservare la memoria, santuari deputati a farlo sono gli archivi e le opere librarie che conservano e custodiscono”.