Laurea ad honorem a Maurizio de Giovanni, la Federico II di Napoli premia lo scrittore partenopeo
Lo scorso lunedì, il celebre scrittore Maurizio de Giovanni, autore di romanzi divenuti serie televisive di successo, è stato insignito della laurea honoris causa in Filologia moderna dall’Università Federico II di Napoli. Palesemente emozionato, commosso, felice, ha tenuto una magnifica Lectio Magistralis nella storica e imponente Aula Magna del prestigioso ateneo, alla presenza del rettore Matteo Lorito e di una corposa rappresentanza di accademici federiciani, tra cui docenti, direttori dei singoli dipartimenti e gli ex rettori Arturo De Vivo, Fulvio Tessitore, Massimo Marrelli, Guido Trombetti. L’ideatore di capolavori quali “Mina Settembre”, “Il commissario Ricciardi” e “I bastardi di Pizzofalcone” ha dedicato questo importante riconoscimento alla madre: “Ho passato una notte insonne e credo non dormirò più. Per me è un onore enorme che mi viene dato dall’ateneo della città dalla quale prendo tutto e a cui devo tutto. Non aspiro a rimanere nella storia della letteratura, ma questo riconoscimento per me è quello della vita. Lo dedico a mia madre che per prima mi ha raccontato storie. Lei sirena della città come tutte le donne che narrano per natura”. E ancora: “Se oggi mi trovo qui, è perché c’è stato un tempo in cui ero seduto sul pavimento di una cucina, ascoltando alla radio canzoni napoletane, e una persona mi ha raccontato le storie contenute in quelle canzoni. Sono qui perché mi sono state raccontate quelle storie, e assieme al latte, da piccolo, ho preso il senso di questa città: sono qui per mia madre”. Si commuove de Giovanni quando parla della madre, colei che ha contribuito a formare l’animo dello scrittore che noi tutto conosciamo. Attraverso racconti, aneddoti e storie di vita reale, ha saputo solleticare la curiosità di un bambino, indirizzandola verso la scoperta e la conoscenza di una città, Napoli, che de Giovanni ha saputo poi raccontare nelle sue storie. Una capacità di narrazione che ha contribuito ad avvicinare molti giovani alla lettura e a far guadagnare allo scrittore il titolo accademico di Dottore.