Sabato 2 aprile presentazione libro di Giampiero Mughini

Sabato 2 aprile, alle ore 18.00, presso l'Auditorium comunale di Piedimonte Matese, in Piazza San Domenico l'attesa presentazione del libro di Giampiero Mughini: “ In una città atta agli eroi e ai suicidi – Trieste e il caso Svevo – – editore Bompiani L'incontro sarà moderato dall'Avv.Benedetto Iannitti, Assessore alla Cultura del Comune di Piedimonte Matese, e avrà la presenza dello scrittore Giampiero Mughini, che sarà presentato dalla Prof. Floriana Pucino, docente di Letteratura Antica presso il Liceo Galileo Galilei di Piedimonte Matese. Interverranno per i saluti il Sindaco di Piedimonte Matese Avv.Vincenzo Cappello, il Presidente della Comunità Montana del Matese Dott.Fabrizio Pepe, il Presidente del Parco Regionale del Matese, Dott.Giuseppe Falco. L'evento si inserisce perfettamente nell'azione dell'Amministrazione Comunale di Piedimonte Matese che ha dato avvio ad una rassegna centrata sul valore del libro e finalizzata alla conoscenza dello strumento ed all'incremento delle dotazioni librarie comunali. La rassegna è stata denominata “Dagli editori alle edizioni“, per marcare il rapporto instaurato con le attività di produzione libraria, e quindi con gli editori e con le dinamiche di produzione e distribuzione libraria . Il libro garantisce la trasmissione del sapere e ancora oggi è il punto di riferimento per imparare e per insegnare. Gli strumenti multimediali e interattivi aggiungono valore al libro ma, per il momento, sono un suo complemento, non un'alternativa. Si crede nel valore del libro, particolarmente oggi che viviamo nella società della conoscenza. Chi legge ha accesso alla conoscenza, chi non ha libri è probabile che ne sia escluso: il libro ha ancora un'importante funzione democratica. “In tutto e per tutto sono stato a Trieste cinque o sei giorni della mia vita, racconta lo scrittore, in occasioni diverse e sempre per motivi di lavoro. Su tutti una sera tarda (o forse era già notte?) in cui una bionda e bella ragazza giuliana mi condusse per mano lungo le viuzze del ghetto, al modo di una cerimonia dell'assaporamento della triestinità che entrambi volevamo scarna ma intensa. Sostammo innanzi alla serranda sprangata della libreria appartenuta a Umberto Saba. Per le strade di quell'angolo di Trieste non c'era una persona, non una voce, non un rumore. Solo una sorta di fruscio. Un frusciare come di anime che non si davano pace, almeno così a me parve.“ “Se uno che scrive non si caccia nei guai, che razza di scrittore è?“ “Città atta agli eroi e ai suicidi, dannata come da una diffusa inquietudine interiore, crogiuolo di lingue e di etnie, avamposto della modernità“. “Trieste è una città dove si parla indifferentemente lo sloveno, il dialetto triestino, il tedesco, l'inglese, il francese, e dove si sono mescolati il sangue e le storie familiari di tutte le genti del centro d'Europa.“ Nella mente i ritratti dei Dubliners di Joyce, Giampiero Mughini cammina tra le vie della città di Svevo, Slataper, Benco, di Carlo e Giani Stuparich, Saba, Rosso e Magris: nascono così incontri umani e letterari sulle tracce degli eroi che hanno forgiato il carattere di una città cosmopolita, con il fascino di frontiera di un luogo fuori dal tempo. L'invenzione della modernità, tra romanzi incompresi e libri inseguiti, passa dalla scrittura “dilettante“ del figlio di un industriale del vetro, conosce il fascismo e le leggi razziali, soffre l'irredentismo e il dramma delle foibe, e si racconta con passione in un viaggio per luoghi e personaggi, lungo le strade affacciate sul molo Audace.

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