Oggi, “Giornata Mondiale dell’Autismo” promossa dalle Nazioni Unite

Il 2 Aprile si celebra in tutto il mondo la quarta edizione della Giornata Mondiale dell'Autismo istituita, a partire dal 2008, dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Proprio un mese orsono, si tenne il convegno medico in cui illustri psicologi e neuropsichiatri hanno parlato dell'autismo. L'iniziativa, la prima in assoluto a San Nicola La Strada, si è svolta il 4 marzo, presso il Salone delle Conferenze del Real Sito Borbonico “Santa Maria delle Grazie”. Al convegno presero parte la neuropsichiatra Maria Carmela DE LUCIA, la prof.ssa Piera COSTA D’ALBORA, presidente dell’Angsa Campania Onlus; la psicologa – psicoterapeutica; Margherita GROSSI, neuropsichiatra dell’ASL CE/1; il prof. Roberto MILITERNI, ordinario di neuropsichiatria infantile presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia della Seconda Università degli Studi di Napoli; Andrea DI SOMMA, foniatra, presidente dell’Associazione Nazionale Disturbi Apprendimenti e la dott.ssa Alessandra RICCIARDI DE CONCILIIS, psicologa psicoterapeuta docente dell’Università degli Studi Federico II di Napoli. Le persone con Autismo, e le loro famiglie, possono migliorare la qualità della loro vita e, come gli altri, realizzarsi come cittadini a pieno titolo all’interno di una comunità che non li discrimini. Ciò è possibile esclusivamente se i loro diritti fondamentali ad una educazione permanente di qualità, all’abilitazione e all’inclusione vengono rispettati e garantiti attraverso servizi sanitari, educativi e abilitativi accessibili e di qualità che offrano programmi d’intervento appropriati e adeguati alle necessità individuali. Alla formazione specifica e qualificata degli specialisti, degli operatori, degli insegnanti, va affiancata infatti capacità di progettazione e di ri – organizzazione dei servizi che rispondano alle necessità individuali e “tipiche” dei Disturbi dello Spettro Autistico. Le persone con Autismo e le loro famiglie (quindi, qualche milione di cittadini italiani!) aspettano da troppo tempo un ”Piano d’ Azione Nazionale” che dia impulso a un modello organizzativo efficace dei Servizi e che, innanzitutto, permetta loro di godere realmente – come gli altri cittadini – dell’inalienabile diritto all’opportunità di una vita piena e dignitosa e alla possibilità di realizzare le proprie aspirazioni e potenzialità.

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