La Flora ritorni ai casertani

“La recente aggressione avvenuta in prossimità dei Giardini della Flora – scrive Antonio Ciontoli – riporta all'attenzione la seria ed urgente problematica dell'utilizzo dell'importante polmone naturale posto al centro della Città. Nel corso di questo ultimo decennio lo scrivente, residente da sempre nei pressi del cancello di perimetrazione del Giardino, ha più volte aperto ed in vario modo, una interlocuzione con la Soprintendenza per un riutilizzo in chiave funzionale per residenti e nella linea del rilancio del turismo del giardino stesso e dell'intero Quartiere Santella. Era il 29 settembre 2008 (si veda la nota allegata di seguito) quando, nella veste di assessore, richiesi la riapertura ed una nuova destinazione del Giardino alla Soprintendenza. La risposta fu che trattavasi di uno spazio da tenere preservato da frequentazioni di massa ed in linea con la definizione di percorsi naturalistici improntati allo sfruttamento dei colori, dei silenzi e dei profumi. Senza estremizzare in valutazioni ideologiche ed improntate all'ambientalismo estremo, quel giardino di cui oggi si apprezzano evidenti segni di abbandono e di degrado deve ritornare alla città, per una questione di sicurezza dell'intera zona che deve essere frequentata per poter essere meglio vissuta anche nei colori e nei profumi, ma soprattutto per un ulteriore riavvicinamento del Palazzo Reale con la città. Nell'area recuperata di piazza Gramsci  – continua Ciontoli – vanno organizzate mostre, fiere e vari momenti di attrazione positiva, deve ritornare la stagione cinematografica che accoglieva nelle serate d'estate circa 500 persone e che realmente in un'oasi di pace si godevano il fresco e la contemplazione di un posto magico. In tale linea si legga anche il concorso di idee per la definizione ed un miglior utilizzo delle mura della ex Intendenza di Finanza che prive di ogni significatività commerciale possano accogliere fin dal prossimo futuro stand, bacheche ed elementi di arredo, incentivando così la passeggiata e quindi combattendo la desertificazione ed il disinteresse per la zona. La razionalizzazione dei flussi dei turisti poi con l'ingresso da Piazza Carlo III e l'uscita da Via Giannone sarà poi la grande manovra per inclusione della Reggia nel cuore del centro storico in cui le stradine unite agli assi principali di Via Mazzini e Via San Giovanni, invase da oltre 4 mila turisti al giorno) potranno realmente trasformarsi ed alimentare il Centro Naturale Commerciale. Resta, infine l'esigenza del miglior presidio dell'area ed in tale direzione va la proposta già avanzata al Commissario Mattei di accelerare le procedure per l'implementazione della videosorveglianza e la proposta articolata dallo scrivente al Ministero della Difesa dell'utilizzo in chiave promozionale degli uomini della Brigata Garibaldi già impegnati nel servizio città sicure in tutta Italia. La Reggia, I Giardini della Flora e l'intero Quartiere Santella – conclude Ciontoli – sono gli strumenti operativi su cui concentrare le attenzioni e gli ingegni per un rilancio dello sviluppo della città che deve fare dell'accoglienza dei grandi flussi del turismo, la leva strategica per ogni possibilità di rilancio delle possibilità e dell'immagine del nostro straordinario territorio”.

 

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