Settimana della Cultura: nella Sala Giunone si proiettano tre film girati nella Reggia

“Il Resto di niente“ di Antonietta De Lillo, “Ferdinando e Carolina“ di Lina Wertmuller e “Luisa Sanfelice“ di Paolo e Vittorio Taviani, sono i film proiettati oggi nella Sala Giunone della Reggia, in occasione della manifestazione “Cinema e Siti Reali“ organizzata dalla Soprintendenza in occasione della XIII Settimana della Cultura. Sono solo alcune delle pellicole girate nel Palazzo Reale casertano che si è prestato spesso ad essere prezioso scenario di varie produzioni cinematografiche anche al di fuori del filone borbonico. Prima della proiezioni si è tenuta una tavola rotonda cui hanno partecipato Vega de Martini e Lucia Bellofatto in rappresentanza del Soprintendente Paola Raffaella David, trattenuta a Roma per impegni istituzionali, Valerio Caprara storico e critico cinematografico – presidente del Film Commission Regione Campania – e Maurizio Gemma – direttore generale della Film Commission Campania. Le tematiche affrontate sono state diverse: innanzitutto la particolare propensione da parte di registi italiani e stranieri ad utilizzare la Reggia come set cinematografico anche al di fuori della specifica e naturale categoria dei film in costume e, collegata a questa caratteristica, la capacità del monumento casertano di fungere attraverso il cinema, da insostituibile elemento di attrazione per il territorio. Proprio per questo la Soprintendenza intende, in collaborazione con soggetti privati, come appunto la Film Commission, realizzare una sezione museale dedicata al cinema nelle sale del Museo dell'Opera. Maurizio Gemma ha messo in evidenza gli aspetti unici ed irripetibili della Reggia come location cinematografica sottolineando che essa non può essere semplicemente identificata quale surrogato del Vaticano (visti gli ultimi film dedicati ai Pontefici girati a Caserta), ma soprattutto come un luogo dai significati molto più profondi ed originali. La forza visionaria del Palazzo Reale e la “laicità“ dell'arte e delle architetture vanvitelliane superano qualsiasi schema e così fare un film a Caserta diventa un'occasione esclusiva. Gemma sottolinea poi il ruolo di Film Commission Campania che nasce proprio per valorizzare ed esaltare queste potenzialità, facendo si che i beni culturali del territorio possano prestarsi per grandi eventi cinematografici e spettacolari. Valerio Caparra ha voluto rappresentare nel suo intervento una visione antica ma anche innovativa della nostra regione e della sua arte e questo grazie proprio al cinema. Secondo lui è possibile leggere nella ricca filmografia realizzata a Caserta la possibilità di esaltare le potenzialità dei luoghi riuscendo a comunicare in modo efficace la forza evocativa e sognatrice del cinema coniugandola con le esigenze di tutela e valorizzazione. Il cinema secondo Caprara è riproduzione della realtà nelle sue forme più vere ed esaltanti, esattamente come può fare un sito d'arte come la Reggia di Caserta.

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