In arrivo circa 1.000 capi di vestiario, alimentari e medicinali alla caserma Andolfato

Centinaia di capi di abbigliamento destinati agli immigrati ospitati nella tendopoli di Santa Maria Capua Vetere sono stati rubati la notte scorsa a Napoli. Il furto è stato messo in atto in un deposito del Comitato provinciale della Croce Rossa, sito aa Corso San Giovanni 45. I vestiti, tutti di false griffe, erano stati sequestrati giorni fa dalla Guardia di Finanza nel corso di un'operazione contro la contraffazione. Indagano i carabinieri. “Sono in arrivo in queste ore, presso la Caserma Andolfato, altri 1.000 capi di vestiario che sostituiranno quelli rubati nottetempo“. È quanto ha annunciato Luciano Caiazza, dirigente nazionale della Cisas e candidato consigliere comunale con la lista civica San Nicola Futura presso il Comune sannicolese. “Dopo il mio appello in favore proprio dei migranti“ – ha aggiunto Caiazza – “ho appreso con favore che la Magistratura è già favorevolmente predisposta per far arrivare a questi poveri sfortunati tutti i capi di vestiario contraffatti che vengono sequestrati dalla Guardia di Finanza. So per certo che oltre ai 1.000 capi di vestiario, giu ngeranno alla Caserma Andolfato anche viveri sotto forma di bottiglie di pelati e pasta, nonché intere casse di medicinali e prodotti farmaceutici. L'opera di solidarietà da parte dell'Italia“ – ha, infine concluso Caiazza – “viene disattesa dall'Unione Europea che si dice contraria al rilascio di permessi temporanei di tre mesi per la cosiddetta area Shengen. Da Francia, Germania e Olanda, paesi che si ritengono superiori a noi italiani, sono venute dichiarazioni non degne di un Paese aderente all'UE, ma si è soltanto sottolineato le parole di qualche parlamentare che ha voluto stigmatizzare questi comportamenti poco solidali affermando che “…se questa è l'Unione Europe, allora è meglio uscirne“.

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