USA: morto di Covid-19 l’ex segretario di Stato Colin Powell, aveva 84 anni

L’ex segretario di Stato Colin Powell si è spento a causa di alcune complicazioni legate al Coronavirus. Il decesso è avvenuto presso il Walter Reed National Military Medical Center, nel Maryland, il più importante centro medico della marina statunitense, luogo di cura di tutte le più alte cariche dell’esercito americano nonché dei Presidenti degli Stati Uniti d’America. A comunicarne la scomparsa è stata la famiglia, che attraverso la pagina Facebook ha dichiarato: “Il generale Powell, ex segretario di Stato e capo degli Stati maggiori riuniti, è morto questa mattina a causa di complicazioni legate al Covid. Abbiamo perso uno straordinario e affettuoso marito, padre, nonno ed un grande americano”, aggiungendo che Powell aveva completato il ciclo vaccinale. Nonostante il vaccino, però, Colin Powell aveva contratto il virus che ha avuto la meglio sul suo sistema immunitario, già fortemente indebolito a causa di un tumore delle cellule del plasma, il mieloma multiplo.
Nato in America da una famiglia di origine giamaicana e cresciuto nel difficile e pericoloso distretto del Bronx, Powell dopo aver conseguito la laurea presso l’Università pubblica di New York e un master in Business administration alla George Washington University si arruolò nell’esercito, dove ebbe inizio la sua carriera militare che lo vide impegnato in Vietnam. Nel 1972 agli impegni militari si affiancarono quelli istituzionali alla Casa Bianca, prima come assistente del sottosegretario Frank Carlucci nell’amministrazione Nixon e poi come aiutante del segretario alla Difesa nelle amministrazioni Carter e Reagan, fino a diventare consigliere per la Sicurezza Nazionale. Colin Powell fu il più giovane capo di Stato Maggiore della Difesa e il primo afroamericano a ricoprire una carica così importante. La brillante carriera di Powell fu macchiata, però, nel 2003, quando durante un discorso al Consiglio di Sicurezza dell’ONU affermò di avere le prove del fatto che l’ex Rais di Baghdad, Saddam Hussein, fosse in possesso di armi di distruzione di massa. Un’affermazione che tanto bastò per giustificare l’invasione americana dell’Iraq, una macchia nera nella brillante carriera di Powell, che fu segnata per sempre da questo episodio. Fervente repubblicano, aveva definitivamente abbandonato il partito all’inizio del 2021 in seguito all’assalto a Capitol Hill ad opera dei sostenitori di Donald Trump, sostenendo di non riconoscersi più nel Grand Old Party.
A ricordarlo anche l’ex Presidente degli Stati Uniti d’America George W. Bush, di cui Powell fu collaboratore, che ha voluto rendergli omaggio con queste parole: “L’America perde un grande servitore dello Stato. Era altamente rispettato in patria e fuori. E, ancora più importante, Colin era un uomo di famiglia e un amico. Laura e io mandiamo ad Alma e ai loro figli le nostre sincere condoglianze”.

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