L’ex Cavaliere Silvio Berlusconi assolto al processo Ruby ter. Per i suoi legali si tratta di un “giusto epilogo”

Si è concluso con l’assoluzione piena il processo Ruby ter a carico di Silvio Berlusconi, giovedì a Siena. L’ex Premier, infatti, è stato prosciolto dal tribunale dall’accusa di corruzione in atti giudiziari con la seguente motivazione: “Il fatto non sussiste”. Assolto anche l’altro imputato, il pianista alle feste di Arcore Danilo Mariani. Termina così il filone senese di un processo nato da una costola di un procedimento ancora in atto a Milano, trasmesso alla città toscana nel 2017 per competenza territoriale. Alla notizia della sua assoluzione il leader di Forza Italia si è sentito sollevato e soddisfatto, in base a quanto riferito dall’Avvocato Federico Cecconi. Per Enrico De Martino, altro legale dell’ex Cavaliere, si tratta di: “Un grandissimo risultato, tutti e due assolti con formula piena: sono veramente contento. Non stupito, è il giusto epilogo di questo processo che forse si doveva fermare un po’ prima”, ha commentato.
Secondo l’accusa l’ex Presidente del Consiglio dei Ministri aveva pagato, nel corso degli anni, Danilo Mariani per deporre a suo favore e dichiarare il falso circa i festini a luci rosse, ribattezzati bunga bunga, ad Arcore. Le “cene eleganti”, già oggetto di inchiesta nei processi Ruby e Ruby bis per favoreggiamento della prostituzione (anche minorile), portarono alla condanna dell’ex direttore del Tg4 Emilio Fede, dell’ex consigliera lombarda Nicole Minetti e dell’ex agente dei vip Lele Mora. Per il PM Valentina Magnini le somme di denaro versate a Mariani, costituivano una prova di colpevolezza. Per questo aveva chiesto una condanna a 4 anni e dieci mesi di reclusione per l’ex Premier e Mariani, già condannato a 2 anni per falsa testimonianza lo scorso 13 maggio. Dopo diversi rinvii a causa della pandemia e delle condizioni di salute precarie di Berlusconi, il processo si è concluso alla presenza degli accusati, per i quali il tribunale di Siena ha deciso l’assoluzione piena degli imputati, dopo un’ora di camera di consiglio. Restano ancora aperti i processi di Milano e Roma per i presunti pagamenti alle ragazze che partecipavano alle cene, nei quali è coinvolto anche il cantante Mariano Apicella.

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