“Il mondo salvato dai ragazzini”
Napoli – Un simbolico omaggio a Procida, Isola “Capitale Italiana della Cultura” 2022, con le sue tradizioni, l’eco del mare nelle conchiglie da cui si creano i cammei, le note dei suoi canti. Un omaggio rilanciato, nell’imminenza delle festività natalizie, dalle icone di Graziella e del romanziere francese Alphonse de Lamartine, raffigurati in statuine presepiali di raffinata fattura artistica: è la scenografia allestita presso il Museo del Corallo Ascione di Napoli per accogliere la delegazione procidana dell’amministrazione comunale e della comunità educante dell’Isola, protagonista ― con le Istituzioni e le Associazioni partner del Progetto/premio di Juvenilia Il mondo salvato dai ragazzini, giunto alla sua quarta edizione ― della consueta “confefesta” di presentazione degli autori e testi vincitori della nuova edizione dell’iniziativa, ospitata non a caso quest’anno dal Museo del Corallo Ascione di Napoli: sede che rimanda alla cultura del mare, della bellezza, del lavoro delle donne come dignità e trasmissione di saperi e tradizioni familiari.
Tema del progetto per il 2022, in programma da fine gennaio a fine settembre 2022, dopo due anni di pandemia, sarà «Cerca(u)tori di felicità: il futuro del mondo salvato dai piccoli», con la partecipazione di importanti nomi del panorama nazionale e internazionale della civiltà dell’infanzia tra mostre, incontri d’autore, reading, formazione adulti e laboratori con i ragazzi, concerti e spettacoli (con un focus speciale riservato al tattilismo, ai libri d’artista e all’educazione sensoriale), volti a valorizzare il patrimonio ambientale, le tradizioni e il senso dell’isola come «metafora dei grandi ossimori del contemporaneo», come l’ha definita Agostino Riitano, Project Manager di Procida Capitale italiana della Cultura 2022, che annovera tra i 44 progetti in programma anche il collaudato format culturale, educativo e sociale Il mondo salvato dai ragazzini, ideato e curato dal 2016 dall’Associazione culturale Kolibrì e ispirato dall’omonimo libro del ’68 di Elsa Morante, promosso dal Comune di Procida in collaborazione con la rivista Andersen-il mondo dell’infanzia, l’ente nazionale di formazione Agita Teatro, gli istituti scolastici IC-1CD ”Capraro” e ISS “F. Caracciolo – G. da Procida” (in rete con altre scuole campane e nazionali), l’APS Isola di Graziella, la Biblioteca Comunale “Don Michele Ambrosino”, Marina di Procida S.p.A., l’Università “Suor Orsola Benincasa” e altre realtà nazionali e locali di un’ampia rete in progress.
Dopo mesi di didattica a distanza e incertezze sul futuro dell’andamento pandemico, la presentazione si è concentrata sul tema, particolarmente attuale per la formazione, scelto per la nuova edizione del progetto. Non a caso il focus operativo è stato sugli autori e libri vincitori selezionati dalla giuria tecnica per il 2022, anno speciale in cui il fitto programma di iniziative legate all’annuale percorso formativo ― fino al culmine della Festa/Festival finale di settembre ― verrà approfondito in dettaglio in un successivo incontro pubblico, dopo l’avvio ufficiale di Procida Capitale Italiana della Cultura, previsto il 22 gennaio 2022. Il progetto/premio di Juvenilia si è radicato sull’isola configurandosi come un originale processo culturale, formativo e di coesione sociale, che pone al centro la comunità educante in dialogo con i migliori protagonisti della civiltà dell’infanzia contemporanea e della filiera editoriale specializzata per bambini e ragazzi – anche attraverso gemellaggi simbolici con altre realtà – disseminando buone prassi condivise e partecipate dal basso, per diffondere la Emergent and Reading Literacy come motore di sviluppo e pensiero critico e l’educazione alle arti come esperienza.
La nuova edizione, con i suoi protagonisti (tra i quali Arianna Papini, Fabian Negrin, Cosetta Zanotti, Lucia Scuderi, Anselmo Roveda, Marco Paci, Hervé Tullet e altri) guarda in modo (ri)generativo al futuro sperimentando metodologie trasformative per una trasformazione educat(t)tiva che ha già generato una consolidata rete di ricerc/azione, in un’ottica (trasversale) di Lifelong Learning. Obiettivo, realizzare anche una ri/generazione urbana attraverso crossmedialità e contaminazioni di linguaggi creativi volti a educare precocemente alla lettura, al pensiero divergente e alle relazioni autentiche. Nell’edizione speciale per l’anno di Procida Capitale della Cultura, il progetto Il mondo salvato dai ragazzini potenzia così il suo ormai collaudato modello rilanciando anche nella declinazione del titolo il senso ispiratore del libro morantiano che l’ha generato, con l’intento di «rivolgersi ai felici pochi che mantengono la coscienza e il senso della bellezza». Due saranno infatti le parole chiave nel percorso format/tivo e di ricerc/azione condivisa: felicità e natura, per una ecologia della mente che attivi, attraverso una serie di pratiche generative, una rigenerazione ecocompatibile e sostenibile a partire dai bambini, anche piccolissimi, come indicatori della qualità della vita.
Commenta il Sindaco di Procida, Raimondo Ambrosino: «Sono in molti a chiederci come mai Procida, piccola isola, abbia potuto vincere il titolo di Capitale italiana della Cultura, prestigiosa competizione nazionale con finaliste ben più importanti di noi in lizza. Penso che la risposta sia perché abbiamo declinato nella maniera più incisiva possibile un modello che Il mondo salvato dai ragazzini incarna con efficacia: ovvero, un progetto strategico che punta sulla cultura, come noi abbiamo fatto in questi anni, non facendo mai mancare un piccolo contributo a queste belle iniziative realizzate, pur con le nostre difficoltà di bilancio. Investendo su ragazzi, docenti, famiglie, scuole, autori ospiti al servizio dell’infanzia, questo progetto è strategico non per un domani futuribile, ma già per ieri e per il presente, rappresentato dai nostri bambini. Averci creduto dall’inizio, anche con un piccolo gettone investito che si è moltiplicato enormemente, ha generato frutti che ci hanno dato e ci danno grandi soddisfazioni».
Gli fa eco Rossella Salzano, dirigente scolastica dell’IC 1°CD “Capraro”: «Siamo felici di ritrovarci finalmente in presenza, dopo l’intensa chiusura della terza edizione del progetto a Procida a fine settembre scorso. Abbiamo veramente voglia di una normalità ancora minata, e di cui forse non avevamo capito l’importanza, prima della pandemia. Che purtroppo perdura. Le voci gioiose dei nostri bambini che ci hanno accompagnato nella Festa finale di settembre ci confermano, da educatori, che continuare a celebrare la cultura in quest’isola bellissima e magnetica, vero attrattore culturale che rende Procida diversa dalle altre isole, come conferma il meritato titolo conquistato, può aiutare a raggiungere uno stato di felicità che fino ad ora ci è stato sottratto, attraverso la cultura come incubatore di sogni».
Aggiunge Maria Saletta Longobardo, dirigente scolastica dell’ISS “Caracciolo-Giovanni da Procida”: «L’utenza della scuola superiore è problematica. I ragazzi non sono sempre motivati allo studio, alla lettura, né attratti dalla politica: c’è tutto un lavoro da compiere per conquistare il loro interesse. Perciò noi aderiamo da sempre a questo progetto: perché crediamo che la lettura e i libri siano veramente una opportunità per tutti i giovani di riappropriarsi del proprio tempo, di cui si sentono padroni senza esserlo davvero perché distratti da continue comunicazioni subliminali, dispersi nella velocità dei social. A noi sta a cuore invece che la scuola li renda critici, facendoli venire a contatto con il tempo della conoscenza e del sentire, restituendo loro il momento della scelta, della partecipazione, soprattutto della riflessione. Aprire un libro è un esercizio che va in questo senso: e la scuola, attraverso queste opportunità, e la conoscenza degli scrittori, può fare un passo avanti per coinvolgere e fare innamorare i giovani del testo scritto».
Conclude la presidente di Kolibrì, Donatella Trotta: «Il nostro progetto/premio è un viaggio. Aperto. È un processo trasform/attivo. Un cammino iniziato nel 2016, un’avventura concertata e partecipata dal basso, nata da un sogno condiviso: divenuto realtà, perché sognato insieme ad una comunità. Educante. Rimessa al centro delle politiche sociali, formative e culturali di una piccola isola flegrea dal grande magnetismo ambientale che ha creduto nel valore (generativo e ri-generativo) dei piccoli. Non a caso per il 2022, anno speciale per Procida, ripartiamo con una quarta edizione che premia autori e testi per tutte le età, attenti al tema chiave di ogni nuovo inizio: la ricerca della felicità. La cura della cultura. E la cultura della cura, a partire dai più giovani». L’incontro è stato impreziosito dagli interventi musicali a cura di Maria Grazia Ritrovato (pianoforte) e Graziella Scotto di Vettimo (voce), e da augurii prenatalizi sottolineati da un omaggio presepiale a Procida e Lamartine dell’artista Marina Contento, dell’Associazione presepistica napoletana.