La Settimana Enigmistica ha compiuto novant’anni
Il 23 gennaio 1932 nasceva la Settimana Enigmistica. Fu l’Ingegnere sassarese Giorgio Sisini a realizzare una rivista dove, in modo semplice e coinvolgente, si coniugavano la lingua italiana e le parole. Vari fattori quali la veste tipografica ed il linguaggio ne favorirono la diffusione tra le diverse fasce sociali divenendo rapidamente fonte di svago ma anche di apprendimento. Nel corso di questi novant’anni milioni di italiani ma anche qualche turista all’estero ( qualcuno l’ha trovato, tra l’altro, a Parigi) si sono cimentati in cruciverba, sciarade, parole crittografate, schemi liberi, rebus sotto l’ombrellone o davanti ad un camino, nelle stazioni in attesa di treni o sale d’aspetto di aeroporti apprendendo anche tante curiosità e conoscendo nuovi luoghi della Bella Italia con “Una gita a…?”.Tra i maestri che hanno portato sulla Settimana Enigmistica da citare senza dubbio Pietro Bartezzaghi, autore di bellissimi cruciverba e Giancarlo Brighenti, animatore dei rebus. Per molti il relax con le pagine del settimanale di enigmistica che vanta più tentativi di imitazione è sacro, in tanti hanno insegnato ai propri figli e nipoti a divertirsi apprendendo tante utili e preziose notizie storiche, geografiche attraverso definizioni verticali ed orizzontali, la rubrica “Strano, ma vero”. Un’ultima curiosità. 23.1.32 la data di nascita, palindroma. Come si rispetta per una rivista di enigmistica.
Foto pubblicate per gentile concessione de ‘La Settimana Enigmistica’ – Copyright riservato”.