A settembre partiranno i controlli contro gli allacci abusivi alla rete idrica
Il mese prossimo si annuncia come un settembre molto caldo per i ladri di acqua di città e di campagna. Con le temperature ancora da canicola, è più che mai necessario poter contare su una pressione della rete idrica ottimale su tutto il territorio comunale, ma, purtroppo, in alcune fasi della giornata non è possibile ottenere il massimo a causa dell’aumento dei consumi di acqua che spesso sfuggono alla registrazione dei contatori. Il dato è emerso nel corso di una riunione svoltasi in municipio tra il sindaco Sorvillo, il suo vice L’Arco, l’assessore alla manutenzione Giramma ed il referente territoriale del Consorzio Idrico Terra di Lavoro Enzo Petruccelli. Dopo un’attenta analisi dei flussi è emerso che il rapporto acqua erogata-acqua consumata non rispetta i dati registrati dai contatori di tutte le utenze cittadine. Insomma, per dirla tutta: a Sparanise sembra proprio esserci più di un ladro d’acqua. Con la rete idrica comunale da migliorare ma che, comunque dopo gli interventi di riparazione ha raggiunto un’efficienza accettabile, e i dati ufficiali relativi alla quantità di acqua, quasi 80 litri al secondo da Eni Acque, 30 litri al secondo dal Consorzio più altri 30 litri al secondo pompati dai pozzi comunali, la città dovrebbe letteralmente galleggiare sull’acqua e non avere alcun problema di pressione o di quantità. Allora dov’è il problema ? Ragionando per esclusione non resta altro da fare che imputare le cause scatenanti gli episodi di carenza agli eventuali allacci abusivi. Pare proprio che a Sparanise ci sia un numero impressionante di cittadini che si sono attaccati alla rete idrica comunale a sbafo e che consumino migliaia di metri cubi di acqua sfuggendo sistematicamente ai controlli semplicemente perché non esistono. Per questo motivo l’amministrazione Sorvillo ha deciso di chiudere i rubinetti ai ladri d’acqua. A partire dal mese prossimo partirà una massiccia e capillare campagna di controlli che toccherà le utenze private, commerciali e agricole del territorio comunale. “Solo cosi – ha detto il vice sindaco Giancarlo L’Arco – potremo finalmente capire le reali cause dei cali di pressione ed avere una panoramica dettagliata dei consumi e smascherare i furbetti che per anni si sono abbeverati a danno dei contribuenti. Non abbiamo scelta: dobbiamo muoverci per forza in questa direzione perché non si può consentire che chi paga la bolletta deve essere danneggiato dall’uso smodato di chi invece non paga: è una mera questione di equità e giustizia sociale”.