Mal di testa da gelato? Ecco come evitarlo

Da staibene.it – C’è un tipo particolare di mal di testa che può colpire quando si mangia qualcosa

di molto freddo: si chiama Sphenopalatine Gangloneuralgia. Sphenopalatine Gangloneuralgia è l’esatto termine tecnico per indicare il cosiddetto “mal di testa da gelato”, quel dolore secco e pungente che può talvolta capitare di avvertire quando si inghiotte velocemente un alimento molto freddo come una bibita ghiacciata, una granita o, appunto, un gelato. Il fenomeno si spiega così: in alcune persone sensibili e predisposte, quando un cibo molto freddo entra di colpo in contatto con il palato, determina un’immediata vasocostrizione dei vasi sanguigni palatali. Questo meccanismo può determinare degli spasmi capaci di trasmettere una sensazione dolorosa al cervello. Il “mal di testa da gelato” è un dolore caratteristico, simile a un’emicrania molto intensa, ma anche estremamente rapida. Di solito dura, infatti, soltanto un minuto e poi scompare. Il disturbo è più frequente nei soggetti normalmente sofferenti di emicrania o molto sensibili ai cambiamenti di luce, suoni e temperatura. Ma può bastare un disturbo, sia pure fastidioso e dal nome così minaccioso, per allontanarci dal piacere di gustare il nostro gelato preferito? Certamente no, anche perché per evitare o comunque minimizzare il problema bastano alcune semplici precauzioni: tirare fuori dal freezer il gelato qualche minuto prima di mangiarlo in modo che non sia mai troppo ghiacciato, non portare alla bocca bocconi di gelato troppo grandi, far sciogliere il gelato lentamente in bocca scaldandolo prima di inghiottirlo. Si può anche provare a premere la lingua contro il palato per qualche secondo in modo da riscaldarlo.

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