Specie aliene del mare, pescato a Milazzo pesce velenoso. Si tratta del pesce Coniglio

Il Mar di Sicilia ha un nuovo abitante: si tratta del pesce Coniglio, una specie esotica della famiglia Siganidae. Si tratta di un pesce diffuso nella fascia tropicale dell’Oceano Indiano compresi il mar Rosso e il golfo Persico. Da qui è penetrato nel Mediterraneo, attraverso il canale di Suez, dove è stato segnalato per la prima volta il 5 febbraio in Sicilia, a Milazzo. Attualmente (2015) è molto comune lungo le coste di Creta e continentali dalla Cirenaica all’isola di Rodi. Più raro sulle coste tunisine e della Grecia continentale. Vi sono segnalazioni dalla Francia meridionale (Provenza), dall’Albania, dalla Croazia. Questo pesce ha una sagoma ovale e corpo compresso lateralmente. La bocca è piccola (non raggiunge l’occhio) ma con labbra evidenti. Il muso è ottuso e rivolto in basso. Denti incisiviformi. Scaglie molto piccole e poco visibili. Pinna dorsale con una lunga parte anteriore a raggi spinosi acuti (di cui il primo brevissimo, rivolto anteriormente, e spesso infossato nella pelle) e una più breve posteriore a raggi molli. La pinna anale ha da 8 a 10 raggi spinosi seguiti da raggi molli. I margini posteriori della pinna dorsale e della pinna anale sono rotondeggianti. La pinna caudale ha margine tronco o leggermente arrotondato. La colorazione è variabile anche su base geografica, in genere piuttosto uniforme, bruna o verdastra con del giallo sulle pinne. La livrea notturna è marmorizzata. Presenta degli aculei veleniferi capaci di procurare dolorose ferite. L’esemplare di Pesce Coniglio ha una taglia massima nota di 20 cm. ma normalmente sui 30 cm. è stato pescato nelle acque di Milazzo, in Sicilia, dopo essere finito nelle reti di un pescatore. Lo ha riferito il biologo Carmelo Isgrò, Direttore del MuMa, il museo del mare di Milazzo. Si tratta tra i primi esemplari trovato nelle acque del Mediterraneo, dato che appartiene ad una specie tropicale finora mai avvistata in queste zone. Secondo gli esperti si tratta di un esemplare arrivato nel mar Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, trovando complice il surriscaldamento delle acque del Mare Nostrum per vivere anche a latitudini più settentrionali. L’esemplare è stato preso in consegna da un esperto naturalista per essere esaminato.

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