8 marzo: il COISP omaggia le donne della Polizia di Stato

Anna Numeroso – L’8 marzo è ormai universalmente identificato come il giorno in cui si “festeggia” la donna. Certamente è un termine che comunemente è usato ma di fatto improprio poiché tale giorno è dedicato al ricordo ed alla riflessione sulle conquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile quindi, alla luce dei fatti, forse sarebbe più corretto parlare di giornata internazionale della donna. Il ruolo della donna dai primi anni del ‘900 ad oggi è stato costantemente in evoluzione facendo si che essa, ad oggi, si ritrovi ad occupare posti nevralgici in tutti i campi del vivere sociale, arrivando ormai da tempo, ad occupare ruoli anche in Istituzioni che precedentemente erano prettamente di predominio maschile; ovviamente ci si riferisce soprattutto ai Paesi occidentali.
Questo è il caso delle donne nella Polizia di Stato, dove si vedono impegnate in vari settori e su vari ruoli per la salvaguardia della sicurezza dei cittadini in genere e più specificatamente le vede protagoniste in ruoli di tutela dei bambini e delle donne soggetti ad abusi domestici e non. In merito a ciò, si esprime Antonella Bufano, Segretario Generale Aggiunto Regionale nonché responsabile delle pari opportunità del Sindacato di Polizia COISP: “Anche quest’anno ci troviamo a commemorare le donne di tutto il mondo, in questa giornata a ciò deputata, per tutte le conquiste ottenute nella società; Certo è strano ricordare e commemorare in un momento storico quale quello odierno dove in Ucraina imperversa un clima di guerra, morte e distruzione, dove la vita umana viene tragicamente svilita e dove si evidenzia in modo tangibile una regressione umana, in uno scenario in cui le donne non possono pensare ad alcuna scalata sociale ma, con gli occhi intrisi di morte e di terrore, si trovano ad essere mamme ed al contempo ad imbracciare un fucile per difendere i propri figli. Probabilmente è l’unica conquista umana ancor prima che sociale che nessun regime politico e nessun individuo potrà mai togliere loro. Di fronte a queste scene raccapriccianti c’è poco da commemorare o “festeggiare”. Ciononostante io rappresento, nel Sindacato COISP, tutte quelle donne che lavorano in Polizia e che con caparbietà, onestà, dedizione, svolgono il proprio compito in un settore che fino a non tantissimi anni fa era di predominio esclusivo degli uomini, e ne sono onorata! Credo che ricordare la donna solo oggi non sia costruttivo ma rappresenti una involuzione per tutto ciò che è stato dai primi del ‘900 ad oggi e che sia mortificante se non si tiene in debito conto della scalata rapida che la donna ha fatto nel corso degli anni. Oggi assistiamo a donne che fanno le poliziotte, le mogli, le mamme ed anche le figlie, che spartiscono i loro affetti con il lavoro che hanno scelto di fare, inserendosi in modo capillare anche in settori nevralgici esercitando un ruolo determinante portato soprattutto dall’essere donna e madre di famiglia, prendendo a cuore situazioni che solo una mamma può sentire e comprendere. Quindi il mio plauso va a tutte le donne del mondo, nello specifico a tutte le mie colleghe che giornalmente dimostrano il loro valore in tutti i campi, evidenziando che non è un genere specifico che ottimizza una prestazione, ma l’umanità, il senso del dovere oltre che il rispetto per l’essere umano, tutte doti che le rendono grandi. Basti guardare, a mo’ d’esempio, allo stesso Vicecapo della Polizia, Prefetto Maria Luisa PELLIZZARI, anch’esso donna, che ricopre una delle massime cariche all’interno della Polizia di Stato. Il mio auspicio è che presto anche la politica possa mettersi al passo e consentire alle donne di ricoprire i massimi ruoli istituzionali: Presidente del Consiglio, Presidente della Repubblica. Io, nel mio campo, ho cercato di valorizzare al massimo la tutela per le pari opportunità, pur cosciente che la strada da percorrere nel nostro ambito è ancora lunga e sarà alle volte anche tortuosa, questo per tutte quelle donne che, come me, si impegnano e ci mettono la faccia adoperandosi affinché tutto ciò che è stato conquistato fino ad oggi non venga vanificato”.

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