Indignados: Movimento dei Migranti e Rifugiati in piazza per manifestazione antirazzista

Da anni a Caserta un movimento di immigrati e rifugiati con varie iniziative e manifestazioni porta avanti vertenze locali e nazionali per la difesa dei propri diritti. Il Movimento dei Migranti e Rifugiati di Caserta conta migliaia di cittadini stranieri e la loro lotta si estende a tematiche quali l'attuazione del diritto di asilo, la lotta allo sfruttamento sul lavoro di immigrati non regolarizzati, la camorra, ogni forma di razzismo (sia culturale che istituzionale), la necessità di una regolarizzazione dei cittadini stranieri, il diritto al voto e alla cittadinanza. Il movimento ripudia un sistema economico e politico che fa largamente uso della manodopera straniera per mantenere i livelli di produzione, ma opta per una politica restrittiva in materia di permessi di soggiorno e diritti dei migranti. Il 15 ottobre il Movimento ha deciso di scendere in piazza, come ogni anno, ma questa volta rispondendo ed unendosi all'appello degli Indignados. Lo slogan questa volta è chiaro e inconfondibile: HUNGRY AND ANGRY! Letteralmente, "affamati ed arrabbiatissimi". Infatti, gli immigrati e rifugiati della provincia di Caserta si dichiarano stanchi della loro situazione di irregolarità ad oltranza, in un territorio che li considera praticamente "carne da macello" per l'edilizia abusiva e per il lavoro nei campi sotto la morsa del caporalato.
Ma soprattutto, sono stanchi delle inadempienze della Questura e della politica restrittiva della Commissione Territoriale di Caserta per il riconoscimento della Protezione Internazionale.
Per quanto riguarda la Questura, infatti, gli immigrati e i rifugiati denunciano i ritardi scandalosi, durante i quali molte persone perdono il permesso di soggiorno e conseguentemente anche il lavoro. Denunciano la mancanza di interlocutori capaci di osare strategie più adeguate alle esigenze del territorio, soprattutto Castel Volturno, strategie che rientrerebbero assolutamente all'interno delle loro competenze. "Nessuno qui sta chiedendo la luna!", dichiara Kwame, militante del Movimento proveniente dal Ghana che vive sul territorio ormai da ben 8 anni, "Chiediamo cose semplicissime. …se non possono espellermi, cosa che hanno provato a fare già tante volte senza successo, che mi diano qualcosa. Un pezzo di carta in mano, qualcosa che mi identifichi, che mi riconosca il diritto ad esistere. …E invece no, comincio seriamente a pensare che a qualcuno convenga così, che io resti irregolare!". E ancora Mohammed, del Burkina Faso: "Andare in questura è divenuto una perdita di tempo. Noi da due anni li sentiamo dire solo una frase: non è pronto. Che poi non si capisce cosa ci voglia, dato stiamo parlando di un foglio di carta con una foto sopra, e non di produrre uranio impoverito! …Sappiamo solo che non è pronto: non ti spiegano perché, e se chiedi non ti dicono nulla. Conosco alcuni dei miei fratelli che hanno una ricevuta di rinnovo datata dicembre 2010! …sono 8 mesi che si presenta in questura per sentirsi dire di tornare la settimana prossima!".
Per quanto riguarda la Commissione Territoriale di Caserta per i Rifugiati invece si è letteralmente giunti al fondo del barile. Non c'è dialogo, hanno il più alto numero di dinieghi rispetto a tutte le altre Commissioni di Italia. I verbali delle audizioni sono agghiaccianti: dei veri e propri interrogatori, dove il richiedente asilo viene fatto cadere in tutti i modi in contraddizione, e non viene considerato per nulla soggetto vulnerabile. Hanno negato l'asilo politico ad un afghano in fuga dalla guerra che ha il 90% della pelle del corpo bruciata. Hanno negato la protezione ad un cittadino della Costa d'Avorio, tutt'ora in piena guerra civile, che ha addirittura portato come prova il mandato di arresto nei suoi confronti.
Non c'è più dialogo e non c'è alcuna disponibilità cambiare approccio, e il Movimento questo non lo può accettare, dato che la Commissione non è ormai altro che una fabbrica di dinieghi che sta letteralmente creando i clandestini di domani ingolfando tutta l'area di Castel Volturno di persone senza soggiorno e protezione.
La manifestazione comincerà sabato mattina, con un corteo che partirà dalla stazione ferroviaria alle 9:30 per attraversare tutta Caserta sino a Piazza Vanvitelli. Poi continuerà lunedì mattina, quando partiranno due sit-in ad oltranza, di cui uno davanti alla Reggia e l'altro a Piazza Vanvitelli.

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