Può un genitore riconoscere un abuso subito dal figlio?
La Tv, i suoi programmi, i TG e i Talk Show sono uno strumento magnifico. Una finestra dinamica sul mondo. Ma come tutte le cose belle, hanno intrinsecamente degli aspetti negativi sulla vita dell’individuo. Sempre più spesso la cronaca mondana e la tragicità degli abusi sui minori entra nelle case degli Italiani. Inizia così il processo dell’ansia e dell’investigazione domestica. Si guarda con diffidenza alle maestre dell’asilo, all’istruttore di calcio, al parroco e al padre dell’amichetto che quotidianamente da un passaggio a nostro figlio. La realtà è che nessun genitore è in grado di individuare con facilità un individuo pericoloso. Nessun genitore é criminologo o analista del comportamento. Così come nessun genitore è pediatra o psicologo. Al contrario, il ruolo importante e primario del genitore è osservare eventuali indicatori e cambiamenti psico-fisici del minore e riportarli poi a uno specialista. E’ necessario focalizzare l’attenzione sul proprio bambino quindi, più che sull’eventuale mostro. Ma quando si parla di abuso, quali possono essere i campanelli di allarme sui quali porre la propria attenzione? Innanzitutto è bene parlare sempre di possibilità e mai di certezza. Potrebbe accadere che il bambino muti improvvisamente le proprie abitudini quotidiane e il proprio modo di comportarsi. Potrebbe avere sbalzi umorali, passando da momenti di aggressività a momenti di apatia e un’estrema difficoltà a rapportarsi con le persone che lo vivono nella vita quotidiana. Sono da tenere sotto controllo i segni fisici : lividi, graffi e zone doloranti. Soprattutto se si tratta di auto-lesioni. Non da meno, è la progressiva comparsa di paure,insofferenze e stati mentali in cui il bambino si sente inferiore e senza autostima. Un altro indicatore è un improvviso calo del rendimento scolastico e dell’incipit di attenzione. Un bambino improvvisamente sfuggevole,distratto e solitario deve destare dubbi. Da non tralasciare i comportamenti che fanno intendere un generale malessere: lamentele fisiche come mal di testa,mal di pancia,stanchezza cronica e desiderio di restare isolati. Importantissimo è ascoltare i bambini. Bisogna fare attenzione se un minore manifesta con persistenza e nel lungo periodo la volontà di non vedere un adulto specifico. Anche il lato sessuale deve interessare. Quando, ad esempio, i contenuti di discorsi,disegni o attività contengono elementi sessuali inappropriati all’età. Quello che però bisogna ricordare è che ognuno di questi “indizi” può presentarsi anche in circostanze diverse da un abuso e che non è possibile avere una regola univoca e idonea a ogni bambino. La sintomatologia e i comportamenti dei bambini vittime di abuso sono spesso aspecifiche e soggettive. Inoltre, deve sempre passare il messaggio che il -fai da te- non deve mai essere la prassi nella famiglia. Ogni sintomo ha una patologia che deve essere individuata e curata solo e solamente dal relativo specialista. Nell’organismo come nella psiche. In conclusione: un genitore è la persona più indicata a raccogliere informazioni, che devono però essere studiate e analizzate da un professionista del settore, che si preoccuperà, nell’eventualità, di affiancare anche un’adeguata terapia.